Il maltempo ha "chiuso" l’estate: lavori in spiaggia

Nel primo giorno d’autunno sulla spiaggia di velluto spuntano le ruspe, pronte per la pulizia post mareggiata. Archiviata la grande paura, a 72 ore dall’allerta meteo, sull’arenile sono stati posizionati i mezzi idonei alla pulizia. Presto saranno formati gli abbancamenti per difendere gli stabilimenti dalle mareggiate e si provvederà anche con lo smontamento delle strutture di ricovero di materiale posizionate a ridosso delle spiagge libere. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altre testate

Un pensiero condiviso contro una direttiva nazionale che di fatto limita il percorso di destagionalizzazione del territorio. Gli assessori al Demanio Frisoni di Rimini e Andruccioli di Riccione hanno firmato una dichiarazione congiunta perché sia rivista la regola che impone per gli stabilimenti balneari, che decidono di restare aperti anche nel periodo autunno-inverno, di avere attivo il servizio di salvamento. (News Rimini)

L’associazione marinai di salvataggio lamenta la mancata sospensione del servizio durante i giorni di forte maltempo. “Perché non è stata vietata la balneazione e non è stato sospeso il nostro servizio?”, si legge in una nota. (AltaRimini)

Alessandro Vici, bagnino della zona 65 di Riccione, va contro corrente. A scatenarla ci ha pensato l‘ordinanza della capitaneria di porto del 2 settembre che riproponeva una ordinanza valida a livello nazionale. (il Resto del Carlino)

Lidi di Comacchio Regna l’incertezza tra gli operatori balneari della costa dopo l’incontro convocato, ieri mattina in videoconferenza, dall’assessore regionale Andrea Corsini per esaminare le nuove norme sul servizio di salvataggio dettate dalla Capitaneria di porto di Ravenna. (La Nuova Ferrara)

Stabilimenti balneari chiusi in inverno se non c'è il servzio di salvataggio? I comuni di Rimini e di Riccione non ci stanno. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Siamo sulla spiaggia di Rimini, dove, domenica 15 settembre, la stagione balneare era già entrata nella fase di chiusura, con tanto di lavaggio di brandine, sdraio e ombrelloni. File di lettini accatastati lungo la passerella pedonale, bagnini con tubi dell’acqua in mano, e bagnanti a guardare sorpresi. (Corriere Romagna)