Gli occhi di ActionAid sul Cpr di Gradisca, «più rimpatri della media nazionale».

Sono 50mila le persone straniere che sono state detenute dal 2014 al 2023 in centri «che violano i diritti umani e sono un disastro per le finanze pubbliche: si delinea uno scenario di progressiva e deliberata confusione tra sistema di accoglienza e detentivo». A lanciare l’allarme è ActionAid nel suo report annuale. «I CPR in Italia appaiono il reale modello di disumanità e gestione incontrollata per i nuovi centri di trattenimento in Albania targati Governo Meloni. (Il Goriziano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Queste cifre sono state elaborate da ActionAid e dal dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Bari in base ai dati ufficiali ottenuti (non senza fatica) da ministero dell’Interno, questure e prefetture all’interno del report “Trattenuti 2024. (Avvenire)

Il record del Cpr più costoso d'Italia va a quello di Torino. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Un’analisi dura e senza sconti quella sui Centri di permanenza per i rimpatri che viene fuori dall’aggiornamento 2024 di “Trattenuti. «Luoghi che violano i diritti umani e sono un disastro per le finanze pubbliche». (quotidianodipuglia.it)

«Un modello di disumanità, da chiudere», è così che il report “Trattenuti 2024”, fatto dall’associazione Action Aid e dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari, definisce i Centri di permanenza per il rimpatrio (in sigla Cpr) in Italia (L'Edicola del Sud)

Cpr: tempi di Detenzione in Aumento e Rimpatri in Calo ActionAid sostiene che i Cpr tendano a criminalizzare i migranti, minando i diritti d’asilo e l’efficacia del sistema d’accoglienza. Le associazioni per i diritti dei migranti, da anni, denunciano le condizioni disumane e la gestione inefficace dei centri, auspicandone la chiusura (Associated Medias)

Una radiografia del sistema detentivo per stranieri” di ActionAid e del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari, che definisce il Cpr di corso Brunelleschi «una propaggine del carcere»… È il paradosso contenuto nel dossier “Trattenuti. (La Stampa)