Banche, il risiko coinvolge oltre 102mila lavoratori

Banche, il risiko coinvolge oltre 102mila lavoratori
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Lando Maria Sileoni, segretario generale FABI Si intensificano le operazioni di aggregazione nel settore bancario italiano, con cinque offerte pubbliche di scambio attualmente in corso che coinvolgono oltre 102mila lavoratori, più di un bancario su tre. Secondo i dati della Fabi, nel 2019 il settore contava 22 gruppi e 280mila dipendenti, mentre le fusioni tra il 2020 e il 2022 hanno portato a una riduzione del personale di 20mila unità, attestandosi oggi a 260mila lavoratori distribuiti in 18 gruppi bancari. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I cambiamenti che il settore bancario dovrà affrontare "saranno tantissimi", ha sottolineato Sileoni, ma "rispetto ad altri paesi europei abbiamo uno statuto dei lavoratori e delle leggi che ci permettono un confronto serrato con le aziende". (Adnkronos)

Intense manovre delle banche italiane. Ha un certo rilievo Unicredit, che ha lanciato un’Opa su Commerzbank, gruppo tedesco, ma non sono da meno le azioni in atto per formare il terzo polo del settore bancario, alle spalle delle più grandi Intesa Sanpaolo e Unicredit. (FIRSTonline)

Lando Maria Sileoni, il segretario generale degli autonomi della Fabi, il primo sindacato dei bancari, ha lanciato il suo messaggio ai mercati ieri a Milano, la capitale finanziaria d’Italia, con 230 miliardi di risparmi delle famiglie in crescita del 10%, quasi la metà dei 550 miliardi dell’intera Lombardia. (Il Sole 24 ORE)

Il gioco dell’Opa tra Unicredit, Mps, Generali, Mediobanca, Unipol, Banco Bpm, Bper e Popolare Sondrio: da Orcel a Lovaglio, da Nagel a Castagna, da Pedarzini a Caltagirone, i protagonisti, le date e le mosse strategiche del risiko
Il gioco dell’Opa tra Unicredit, Mps, Generali, Mediobanca, Unipol, Banco Bpm, Bper e Popolare Sondrio: da Orcel a Lovaglio, da Nagel a Castagna, da Pedarzini a Caltagirone, i protagonisti, le date e le mosse strategiche del risiko

Ecco che cosa ha detto, in alcuni passaggi anche a sorpresa e con toni ruvidissimi, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni (nella foto), durante il convegno “Milano capitale finanziaria italiana”. (Start Magazine)

C’è un momento in cui le banche non parlano più con i numeri ma con le mani nelle carte, nel capitale, nei nervi. E quel momento è adesso. (MOW)

Immancabile Lando Maria Sileoni. Cinquecento delegati in platea per assistere all’evento organizzato dalla Federazione “Milano capitale finanziaria italiana”. (FABI)