I vestiti di alta moda cuciti per 8 euro l'ora e rivenduti a 400 euro

I vestiti di alta moda cuciti per 8 euro l'ora e rivenduti a 400 euro
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
Today.it INTERNO

Immigrati clandestini, stipati in un capannone fatiscente in condizioni igienico sanitarie precarie, producevano abiti per griffe d'alta moda. È quello che ha scoperto la guardia di finanza a Samarate, in provincia di Varese, dove ha sequestrato un opificio di sartoria. Il titolare denunciato per caporalato Il titolare dell'attività è stato denunciato per caporalato, sfruttamento e ospitalità di manodopera clandestina e gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. (Today.it)

Ne parlano anche altri media

La notizia che ha avuto una eco anche nazionale: la scoperta di una fabbrica illegale, con lavoratori in nero e ridotti a vivere nel capannone, a Samarate, nell’opulento territorio intorno al principale aeroporto di Milano, Malpensa. (varesenews.it)

Lavoravano e dormivano in un capannone industriale abusivo dove venivano realizzati capi di moda del valore di centinaia di euro in assenza di qualsivoglia misure di sicurezza. (Corriere Milano)

I capi d'abbigliamento erano realizzati grazie a manodopera pagata 8 euro l'ora. L'edificio fatiscente e sprovvisto di ogni permesso o certificazione, a cominciare da quella anti-incendio, e' stato scoperto dai militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Varese a Samarate (Varese). (Tiscali Notizie)

Schiavi al lavoro nella fabbrica dell’alta moda: vestiti prodotti a 8 euro e venduti a 400 nelle boutique

Questa la scoperta fatta dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Varese nei giorni scorsi durante un controllo all’interno di un’azie… (La Repubblica)

Nella giornata di oggi, lunedì 4 novembre, è stato sequestrato un altro laboratorio cinese in Lombardia: l'opificio produceva capi di alta moda e si trovava a Samarate, comune che si trova in provincia di Varese (Fanpage.it)

SAMARATE (Varese) – Nel capannone, a Samarate, lavoravano operai cinesi, irregolari e in nero, impegnati nella produzione di capi d’abbigliamento, per alcune note griffe. Nello stesso edificio, fatiscente, mangiavano e dormivano. (IL GIORNO)