Roma, smontato il Ponte di Ferro dopo aver rinforzato i piloni: ecco quando riapre
È uno dei grandi cantieri legati al Giubileo: insieme a piazza Pia, piazza Risorgimento/via Ottaviano, piazza dei Cinquecento e Repubblica, e a piazza San Giovanni, il Ponte dell’Industria - o, Ponte di Ferro, come lo chiamano i romani in modo familiare - è uno dei cantieri che segnerà il volto della città. Dall’incendio dell’ottobre 2021 alla rinascita del gennaio 2025: la parabola del ponte passa per la sua totale ristrutturazione. (ilmessaggero.it)
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Il ponte di Ferro ora è anche volante. L’infrastruttura che collega Portuense e Ostiense è stata divisa in tre campate e sollevata: le immagini delle operazioni sono spettacolari. Il ponte è in fase di ristrutturazione e questa fase, spiegano da Anas, si chiama “svaro” del ponte. (Repubblica Roma)
Nelle settimane scorse si sono concluse le operazioni di consolidamento delle fondazioni utilizzando la tecnica del ‘jet grouting’. Oggi sono state ultimate le attività di svaro dell’impalcato del ponte così come previsto dal cronoprogramma dei lavori. (Anas)
Le operazioni si sono svolte con l’ausilio di una gru da 600 tonnellate: il mezzo speciale ha rimosso la struttura del vecchio ponte e l’ha riposizionata sulle banchine del Tevere. (Virgilio)
Proseguono i lavori di consolidamento e restauro conservativo del Ponte dell'Industria avviati lo scorso luglio 2023 da Anas (società del Gruppo FS Italiane). Tematica: Roma si trasforma - Giubileo - Opere e manutenzione della Città (Roma Capitale)
A Roma, il progetto di riqualificazione dei ponti storici Ponte dell’industria e Ponte Giulio Rocco prosegue a ritmo serrato, con l’obiettivo di renderli nuovamente fruibili entro la fine del 2024, in vista del Giubileo 2025. (Mobilita)
Dagli otto metri di larghezza passerà a 11 metri per permettere il passaggio anche ai pedoni e alle biciclette, oltre a bus e auto. Continuano così i lavori che dovrebbero terminare, come ha detto lo stesso sindaco Roberto Gualtieri lo scorso agosto, a fine 2024, I lavori si sono resi necessari dopo l'incendio del 3 ottobre 2021 che aveva completamente distrutto la struttura. (Corriere Roma)