“L’antimafia non va più di moda: non abbiamo fatto abbastanza breccia”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Trentadue anni dopo la strage di Capaci, nel mondo dell’antimafia si respira un clima di resa. “Purtroppo prevale l’indifferenza”, dice Vittorio Teresi, ex pm della Procura di Palermo, che oggi presiede il Centro studi Paolo e Rita Borsellino. “Fermo restando il merito dei movimenti antimafia storici, che hanno cercato di mantenere alta l’attenzione pur nelle … (Il Fatto Quotidiano)

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Sala alla commemorazione: "La battaglia contro la mafia non è finita" “C’è il rischio che nella testa della gente, quella contro le mafie sia una battaglia finita invece non è così quindi noi dobbiamo continuare a testimoniare, a fare le cose giuste, tipo il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia, o come noi costruiamo le gare pubbliche per evitare che ci siano infiltrazioni, i comitati che utilizziamo. (LAPRESSE)

Sul palco c’è Maria Falcone, sorella di Giovanni, che commossa segue l’applauso scrosciante della folla. La tromba della polizia di Stato accompagna la manifestazione verso le 17,58, l’orario esatto che ha cambiato la storia della Sicilia e dell’Italia. (Giornale di Sicilia)

A cura di Emanuele Fragasso Nel pomeriggio di oggi, 23 maggio 2024 si è svolto un corteo nella città di Palermo per ricordare le vittime della Strage di Capaci. Dal polo di Giurisprudenza del capoluogo siciliano diverse centinaia di persone si sono incamminate sotto il sole cocente verso “l’albero di Falcone” che si trova in via Notarbartolo, nelle immediate vicinanze del palazzo in cui abitava il magistrato. (Fanpage.it)

Un serpentone rumoroso di un migliaio di persone ha sfilato per il centro storico di Palermo e fino in via Notarbartolo per il corteo del 23 maggio. (Repubblica TV)

Si è svolta accanto all’albero di Falcone e Borsellino, nella piazzetta accanto al tribunale di Varese, alla presenza di diverse autorità – tra cui il sindaco Davide Galimberti, il prefetto Salvatore Pasquariello, il presidente del tribunale di Varese Cesare Tacconi, il procuratore della Repubblica di Varese Antonio Gustapane – e dei rappresentanti delle forze dell’Ordine, la cerimonia per non dimenticare i due attentati mafiosi. (varesenews.it)

Una talea dell'albero di Giovanni Falcone, gemma del Ficus macrophylla che cresce in via Notarbartolo, davanti alla casa dove viveva il giudice di Palermo. È quella donata ieri dal comando provinciale dei carabinieri al Comune di Latina, come simbolo della stretta connessione tra l'impegno nella lotta alle mafie e la salvaguardia dell’ambiente. (ilmessaggero.it)