Il Canone Rai manda Giorgia Meloni su tutte le furie: "Inc****** nera", durissimo scontro con Salvini e Tajani
La maggioranza si spacca sul Canone Rai. Una lite tra Forza Italia e Lega che avrebbe fatto infuriare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, descritta come furibonda e “inc nera”. In particolare contro Matteo Salvini e Antonio Tajani, ai quali attribuisce la responsabilità di quanto accaduto, pericoloso per la tenuta della coalizione di centrodestra. Il voto sul Canone Rai La spaccatura si è consumata nella giornata di martedì 26 novembre, quando in Commissione Bilancio al Senato si è votato l’emendamento al decreto fiscale presentato dalla Lega che proponeva la conferma della riduzione del Canone Rai da 90 a 70 euro anche per il 2025. (Virgilio Notizie)
Ne parlano anche altre testate
Matteo Salvini e Antonio Tajani tirano entrambi in ballo il nome di Silvio Berlusconi sulla questione del taglio del canone Rai, costata ieri più di un brivido lungo la schiena della premier Giorgia Meloni (Italia Oggi)
Con queste parole Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera, parla delle ultime tensioni nel governo e nella maggioranza soprattutto con la Lega. «Non serve una verifica di governo ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise». (La Stampa)
Matteo Salvini, vicepremier e leader della LegaANSA "Non serve una verifica di governo, ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise". Dopo il botta e riposta di mercoledì tra il segretario della Lega, Matteo Salvini, e il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, – con al centro la premier Giorgia Meloni che ha chiesto agli alleati di fermare subito queste “ragazzate” – ora FI è tornata all’attacco. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il buongiorno a Matteo Salvini arriva di prima mattina: Matteo, gli alleati ti danno del “paraculetto”, espressione che salva i rapporti di maggioranza solo nell’uso del vezzeggiativo. E meno male che doveva essere il giorno della rappacificazione tra Lega e Forza Italia. (L'HuffPost)
L’anno scorso il capo leghista c’è riuscito, portandolo da 90 a 70 euro, quest’anno no. Sta di fatto che ieri Forza Italia ha votato insieme all’opposizione per bocciare una delle proposte-bandiera cui Salvini è più legato: la riduzione del canone. (L'Eco di Bergamo)
«Non serve una verifica di governo, ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise». (Corriere della Sera)