Mattarella difende il diritto d’asilo: “È un principio previsto dalla nostra Costituzione”
Oggi il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla 17° edizione degli Stati generali della diplomazia in corso alla Farnesina, ha difeso il diritto d'asilo riconosciuto dagli articoli 10 e 11 della Costituzione (Fanpage.it)
Ne parlano anche altre testate
Farnesina – (Notizie Geopolitiche)
Quando il capo dello Stato, nel corso del suo discorso agli ambasciatori, arriva al passaggio sul «diritto d’asilo per lo straniero cui venga impedito nel suo Paese l’esercizio delle libertà democratiche» è inevitabile rapportarlo alla frase strillata il giorno prima da Giorgia Meloni nel corso del comizio conclusivo di Atreju, tanto virulento da fare il paio con quello famigerato tenuto anni fa in Spagna: «I centri in Albania funzioneranno dovessi passarci ogni notte di qui alla fine del governo italiano». (il manifesto)
Sergio Mattarella difende il diritto d'asilo nel suo intervento davanti agli ambasciatori e le ambasciatrici d'Italia. "La stabilità di un posizionamento la rinveniamo - come ho appena richiamato - nei principi definiti dalla Costituzione, agli articoli 10 e 11. (Corriere TV)
In un mondo sempre più interconnesso, sta riemergendo la tendenza di alcuni Stati al controllo dell’informazione e alla manipolazione. E’ l’osservazione contenuta nell’intervento che Sergio Mattarella ha tenuto alla XVII edizione degli Stati generali della diplomazia in corso alla Farnesina (Primaonline)
C’è anzi «un proliferare di conflitti e una corsa alla frammentazione, anche economica», mentre le istituzioni multilaterali «faticano ad agire». E invece no, il mondo «non ha imboccato la strada della collaborazione». (Corriere della Sera)
Garantire il diritto d’asilo allo straniero a cui venga impedito nel suo Paese l’esercizio delle libertà democratiche. Una stoccata a Elon Musk, seppur non menzionato. La difesa delle Corti di giustizia europee poste talvolta in discussione dalla nostra destra (come ha fatto Matteo Salvini col caso Netanyahu). (la Repubblica)