Maria muore in ospedale dopo 8 giorni in barella, Asl: “Nessun posto, afflusso anomalo di pazienti”
L’Azienda sanitaria di Palermo sostiene che all’ospedale all’Ingrassia dove è morta Maria Ruggia hanno avuto in poche settimane un afflusso anomalo di pazienti che ha esaurito ogni posto. I parenti sostengono che non sia stata valutata la sua condizione e che in corsia la donna sia sta vittima di uno shock settico (Fanpage.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Si rammarica per averla accompagnata nella struttura sanitaria di corso Calatafimi: “Ho chiesto scusa a mia madre per averla portata lì. PALERMO – “Mia madre si poteva salvare”, ripete Romina Gelardi, la figlia di Maria Ruggia, l’anziana morta dopo essere rimasta otto giorni su una barella al pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia di Palermo. (Livesicilia.it)
«L’hanno lasciata morire dopo otto giorni, prima sulla barella dell’ambulanza, poi in uno stanzone con venti posti perché non avevano letti in Medicina e in altri reparti», si dispera e denuncia Romina Gelardi, la figlia di Maria Ruggia, la pensionata vittima di un caso che per l’intera famiglia è un tassello del disastro sanità. (Corriere della Sera)
Ma ormai era troppo tardi. Solo il 19 è stata trasferita a Medicina Generale, quando stava già malissimo e potrebbe avere contratto un'infezione in ospedale. (Corriere della Sera)
La denuncia Il caso di Maria Ruggia, 76 anni, morta all'ospedale Ingrassia di Palermo dopo essere stata tenuta su una barella del Pronto Soccorso per 8 giorni, è ora al centro di un’indagine della Procura. (Tiscali Notizie)
Maria Ruggia è morta a 76 anni dopo aver trascorso otto giorni su una barella al pronto soccorso dell'Ingrassia di Palermo: una vicenda drammatica, con la figlia che parla e annuncia che andrà fino in fondo per accertare le responsabilità. (leggo.it)
Il caso e’ finito in Procura su denuncia della figlia della donna che ipotizza che la propria madre tenuta in corsia possa aver contratto una infezione. Soltanto dopo tutto questo tempo, il 19 è stata trasferita in Medicina generale, ma ormai era troppo tardi e l’indomani è deceduta. (Risoluto.it)