Eni Versalis. I sindacati pronti a scendere in piazza: sciopero confermato il 12 novembre
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“Troppe criticità per la zona industriale, si allo sciopero. Siamo pronti a scendere in campo il prossimo 12 novembre”. Lo afferma Giorgio Miozzi, segretario generale provinciale della Uilm Siracusa che dopo l’attivo del settore industria di qualche giorno fa è tornato ad alzare la voce: “e in maniera forte e decisa perché si sta giocando con il futuro di tanti lavoratori e delle loro famiglie. Non ci piace lo scenario che si sta prospettando: Eni chiude gli impianti perché in perdita e ci dicono che verranno investiti circa 2 miliardi per la transizione, ma tante volte abbiamo ascoltato intenzioni alle quali non si è poi dato seguito. (Siracusa News)
Se ne è parlato anche su altre testate
Questa è la richiesta degli onorevoli Ignazio Abbate e Giuseppe Carta. (Siracusa News)
preoccupazione e vicinanza alle famiglie degli operai dell’azienda Versalis, a rischio chiusura, e delle aziende dell’indotto, è espressa dal vescovo di Ragusa, Giuseppe La Placa, dopo aver appreso delle scelte che Eni intende compiere sugli stabilimenti di Ragusa e Priolo. (RagusaOggi)
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“Ho portato la mia vicinanza ai lavoratori – spiega Sallemi – che sono giustamente allarmati dalle notizie che arrivano dalla società che intende avviare una riorganizzazione nel sud est siciliano. (CorrierediRagusa.it)
Zona industriale e criticità. Dopo gli attivi dei settori industria di qualche giorno fa, Cgil e Uil stamani si sono ritrovate nell’area del Polo Petrolchimico durante una prima assemblea molto partecipata con tutti i lavoratori. (Siracusa News)
La questione siracusana “Guardi, la Versalis è un nostro cliente, per cui la chiusura dell’impianto è un bel problema”. Lo afferma a BlogSicilia una fonte di Goi Energy, proprietaria delle raffinerie Isab che sono il cuore pulsante del Petrolchimico di Priolo, attorno a cui si regge il sistema industriale. (BlogSicilia.it)