**Governo: slitta dl giustizia in Cdm, richiesta Tajani per assenze ministri Fi**
Slitta l'atteso decreto sulla giustizia che doveva arrivare oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri, convocato per le 18. La richiesta di un rinvio alla prossima riunione del Cdm, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, sarebbe stata avanzata dal vicepremier e ministro agli Affari esteri Antonio Tajani per via dell'assenza dei ministri in quota Fi -a causa di vari impegni in agenda- alla riunione delle 18. (Civonline)
Su altri giornali
A volte l'ideologia, più precisamente la pseudo ideologia giustizialista, offende anche monsieur de La Palice: ciò che dovrebbe essere normale, scontato secondo il buonsenso, diventa agli occhi dei cosiddetti benpensanti una rivoluzione o meglio una controrivoluzione. (il Giornale)
Raccontano che domenica sera, appena uscito da casa di Giorgia Meloni al Torrino, abbia esclamato: “Non possono umiliarci così, forse non hanno capito che ormai siamo la seconda forza politica della maggioranza”. (Il Fatto Quotidiano)
A causa dell'assenza, per diversi impegni, di tutti i ministri di Forza Italia nella riunione del Consiglio dei ministri, prevista oggi alle 17,45, il Dl Giustizia - su richiesta del vicepremier Antonio Tajani - slitta al prossimo Cdm. (Tiscali Notizie)
Dalla riunione del governo Meloni che si è tenuta questo pomeriggio a Palazzo Chigi doveva infatti arrivare la norma su una nuova tipologia di illecito disciplinari per le toghe a causa delle " gravi ragioni di convenienza ", inglobata all'interno del cosiddetto dl cyber, il quale però non è stato licenziato nella giornata odierna. (il Giornale)
Slittano al prossimo Consiglio dei ministri i due provvedimenti più attesi: la norma sull'azione disciplinare per i giudici che esprimono un giudizio sulle norme che sono chiamati ad applicare, violando «l'obbligo di astenersi o quando sussistono gravi ragioni di convenienza», come recita la bozza del decreto, e l'inasprimento delle pene per gli spioni, ossia i funzionari pubblici infedeli. (il Giornale)
Gli ospiti di Giorgia Meloni non sembrano aver gradito la serata e gli effetti si sono visti il giorno dopo: Forza Italia si impunta, diserta il consiglio dei ministri e fa slittare un decreto sulla giustizia, con un’offensiva a tutto campo che inizia a destare preoccupazione a Palazzo Chigi (La Stampa)