Germania, avviato il censimento di bunker per il timore di un conflitto con la Russia
Il governo di Berlino ha dato il via a un piano di emergenza in seguito alle crescenti tensioni con Mosca. I cittadini sono stati invitati a convertire scantinati e garage in rifugi protettivi. La Germania sta procedendo con un piano di emergenza volto a censire i bunker e altre strutture potenzialmente utili come rifugi civili, in risposta alle crescenti tensioni con la Russia. Il ministero dell’Interno sta compilando un elenco che includerà stazioni ferroviarie sotterranee, parcheggi, edifici statali e proprietà private. (Lettera43)
La notizia riportata su altri media
L'elenco includerebbe parcheggi, stazioni ferroviarie sotterranee, edifici statali e proprietà private. Il ministero degli Interni del Paese ha dichiarato che sarà progettata un'app per consentire ai cittadini di trovare il bunker più vicino (Euronews Italiano)
Secondo quanto riportato già il 18 novembre dalla Frankfuerter Allgemeine Zeitung (Faz), la Bundeswehr ha recentemente iniziato ad addestrare le aziende tedesche sulla base del ‘Piano operativo Germania’ approvato dai politici. (LAPRESSE)
E si affronta lo scenario di un attacco alla fiancata est della Nato che imporrebbe alla Germania manovre di deterrenza, producendo effetti. In questo si elencano tutte le imprese e i nodi infrastrutturali che avrebbero bisogno di una protezione particolare. (Gazzetta del Sud)
L'Ufficio federale della protezione civile (Bkk) sta sviluppando un piano di protezione dei bunker per tutto il Paese. In che cosa consiste? Il Bkk sta esaminando quali edifici pubblici potrebbero essere trasformati, in caso di necessità, in dei rifugi per la popolazione. (il Giornale)
Si avvicinano verso l’Europa centrale, che moltiplica ad ogni livello gli sforzi per prepararsi all’ipotesi di un allargamento del conflitto. La paura oggi prende forma di un dossier segreto elaborato dalle forze armate tedesche, ben mille pagine che delineano nel dettaglio le misure sia militari sia logistiche da mettere in atto nel caso di un attacco oppure anche solo di una provocazione della Russia lungo i confini dell’Ucraina. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Mentre il presidente russo parla il linguaggio dei missili ipersonici (“ora posso colpire anche in Europa”, ha detto il capo del Cremlino parlando dei razzi ‘Oreshnik’), nelle cancellerie del Vecchio Continente e nei quartieri generali della Nato si moltiplicano le riunioni ai massimi livelli per cercare di capire quale sia il livello reale della minaccia: in effetti da Berlino a Oslo passando da Varsavia da tempo si fa di tutto per non farsi trovare impreparati ad un estensione dei fronti d’attacco. (QUOTIDIANO NAZIONALE)