Manovra, Giorgetti prepara la spending review: tagli fino a 4,6 miliardi tra ministeri ed enti locali

Il Ministro dell'economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato che "le persone fisiche e le imprese non hanno niente da temere. Sarà una manovra equilibrata". Sacrifici saranno invece richiesti a Ministeri e enti pubblici. Intervenendo ad una iniziativa di FdI "Far crescere insieme l'Italia" il Ministro ha annunciato una spending review consistente, parlando di "tagli significativi a ministeri e enti pubblici" aggiungendo ironicamente "se nessuno si offende". (LA STAMPA Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

Roma, 11 ott. (il Dolomiti)

Nella legge di bilancio “faremo tagli significativi, con sacrifici a ministeri pubblici e ci saranno dei ritocchi sulle entrate ma a chi se lo merita, quindi vedrete che le persone fisiche e le imprese non hanno niente da temere”. (Adnkronos)

"Sarà una manovra equilibrata che metterà a tacere anche le accuse che ho visto anche in questi giorni che fanno parte del dibattito politico, ma che, tendenzialmente, sviano il problema". (Secolo d'Italia)

L’austerità secondo Giorgetti: «Sacrifici e tagli agli enti pubblici»

MILANO (ITALPRESS) – Nella prossima manovra economica “faremo dei tagli significativi, faremo fare dei sacrifici a ministeri ed enti pubblici, ci saranno dei ritocchi sulle entrate a chi, tra virgolette, se lo merita. (Reggio TV)

Sembrerebbe una commedia dell’assurdo, ma invece è quel che sta accadendo nella politica italiana: da un lato una continua domanda di più finanziamento per questo e quello assieme ad una richiesta di alleggerire il costo dei pubblici servizi, dall’altro un sacro orrore per qualsiasi ipotesi di trovare i soldi necessari al bilancio pubblico per fronteggiare queste spese con una qualche forma di prelievo fiscale. (ilmessaggero.it)

Così ha parlato ieri l’oracolo leghista di via XX settembre, il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti in un video-collegamento con un’iniziativa milanese di Fratelli d’Italia: «Fare crescere insieme l’Italia». (il manifesto)