Abedini: mettetemi il braccialetto elettronico
Mohammad Abedini Najafabani rilancia. E per convincere i giudici della V Corte d’appello di Milano che non devono temere il rischio di fuga in caso di concessione degli arresti domiciliari, in una istanza difensiva del proprio avvocato Alfredo De Francesco il 38enne ingegnere iraniano — di cui gli Stati Uniti vogliono l’estradizione — offre la disponibilità a farsi applicare il braccialetto elettronico. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri giornali
La strategia sulla possibile liberazione (o comunque non consegna) dell’iraniano Mohammad Abedini Najafabadi è cambiata nelle ultime ore. E se ieri sembrava imminente il rimpatrio dell’ingegnere che varie fonti hanno dall’inizio accreditato come oggetto dello scambio per ottenere la rapida liberazione di Cecilia Sala, in queste ore, anche dopo le dichiarazioni a La Stampa di Carlo Nordio, si capisce invece che la strategia sta cambiando. (Open)
Tre giorni dopo il suo arresto, era stata fermata in Iran (e rilasciata dopo 20 giorni) la giornalista italiana Cecilia Sala. Alfonso De Francesco parla al termine del colloquio, nel carcere di Opera, con Mohammad Abedini Najafabadi, l'ingegnere iraniano bloccato a Milano Malpensa lo scorso 16 dicembre, su richiesta degli Stati Uniti (La Repubblica)
Così il legale dell'ingegnere svizzero-iraniano Abedini, Alfredo De Francesco, all’uscita dal carcere di Opera, dove si è recato per un colloquio col suo assistito. Mi ha fatto capire che per queste sofferenze di Cecilia non potrà più essere ritenuto responsabile». (Corriere TV)
Nel trolley sequestrato a Mohammad Adebini Najafabadi al momento del suo arresto a Malpensa "c'erano computer, alcuni fogli documentali commerciali, qualche sim per strumenti anche personali e cellulari: nulla di delinquenziale". (Tiscali Notizie)
Lo ha detto Alfredo De Francesco, l’avvocato di Mohammad Abedini Najafabadi, al termine del colloquio in carcere con il suo assistito, replicando a chi gli chiedeva se la liberazione della giornalista Cecilia Sala fosse collegata al caso dell’ingegnere iraniano arrestato a Malpensa il 16 dicembre scorso su richiesta degli Stati Uniti (CremonaOggi)
“Se qualcuno poteva pensare che ci fosse un collegamento, oggi non si può più pensare". (Sky Tg24 )