Il turco Demiral esulta col gesto dei "Lupi grigi", l'Uefa potrebbe squalificarlo

La Uefa ha aperto una inchiesta sul saluto fatto dal giocatore della Turchia, Merih Demiral, dopo il suo secondo gol contro l'Austria che ha regalato la qualificazione agli ottavi degli Europei alla squadra di Vincenzo Montella. Il calciatore ha mimato con le mani due lupi: si tratta del tradizionale saluto dei "lupi grigi", un movimento estremista e nazionalista di destra della Turchia che divenne noto, tra l'altro, per il coinvolgimento nell'attentato a papa Giovanni Paolo II. (L'HuffPost)

Su altri giornali

La Nazionale allenata da Vincenzo Montella, con la vittoria di ieri contro l'Austria si è aggiudicata un posto tra le migliori otto della competizione. Ai quarti di finale affronterà l'Olanda di Koeman. (Viola News)

L'ex difensore di Juventus e Atalanta, autore di una doppietta nella partita contro l'Austria, è sotto indagine da parte dell'organo decisionale Uefa per un gesto controverso dopo aver segnato negli ottavi di finale. (il Giornale)

Il gesto — proibito in Austria e contro il quale in Germania da anni si discute per vietarlo — consiste nell'alzare le braccia in aria, tirare su l'indice e il mignolo mentre il medio e l'anulare premono sul pollice; proprio a ricordare l'immagine del muso di un lupo. (Corriere della Sera)

Inchiesta sull'esultanza di Demiral, il governo turco non ci sta: "Inaccettabile"

L'esultanza di Merih Demiral dopo il secondo gol all’Austria con il gesto dei ‘Lupi grigi’, organizzazione nazionalista turca, è diventata un caso politico. (Quotidiano Sportivo)

Bufera, agli Europei di calcio, per l'esultanza di Merih Demiral dopo il secondo gol all'Austria: non è passato inosservato il gesto dei lupi grigi, organizzazione nazionalista turca, la stessa a cui era affiliato Ali Agca, l'attentatore di Papa Giovanni Paolo II: l'Uefa ha aperto un'inchiesta per "comportamento inappropriato" in (Secolo d'Italia)

Il governo di Ankara ha convocato l’ambasciatore tedesco, Jürgen Schulz, per protestare contro la dichiarazione del ministro dell’Interno della Germania, Nancy Faeser, secondo cui “i simboli dell’estrema destra turca non devono avere spazio negli stadi” tedeschi. (SPORTFACE.IT)