Lipsia come Dortmund e Fiorentina: se la Juventus prende coscienza...

Lipsia come Dortmund e Fiorentina: se la Juventus prende coscienza...
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Tuttosport SPORT

Non è la vittoria in sé, per quanto importante. Neanche il gioco, per quanto ci siano stati sprazzi anche spettacolari. È il modo in cui il 3-2 di Lipsia è arrivato, le circostanze emotive, la tensione con cui ha vibrato tutta la squadra nel superare le difficoltà. È difficile dirlo adesso, anzi è proprio un azzardo, perché la storia si scrive sempre dopo ed è dopo che si individuano meglio i momento di svolta di una stagione o, addirittura, di un ciclo. (Tuttosport)

Ne parlano anche altri media

Non ci sono stati soltanto i due infortuni di Bremer e Nico Gonzalez nella gara di Champions della Juventus in casa del Lipsia. Ma andiamo con ordine. (Corriere della Sera)

Mckennie, Thuram o Douglas Luiz insieme a Locatelli? Era questa la domanda alla vigilia di Lipsia-Juventus. Thiago Motta però ha sorpreso nuovamente, lasciando fuori l'ex Sassuolo e puntando per la seconda volta consecutiva su Nicolò Fagioli. (Goal Italia)

Un solo passaggio errato in 116 minuti: l’assist a Conceicao e una regìa totale. Nicolò Fagioli ha rivisto la luce e si è messo a dipingere calcio nella notte di Lipsia. (Tutto Juve)

Tuttosport - Juventus, a Lipsia come a Dortmund con Lippi nel 1995? 'C'è il profumo di una svolta decisiva'

Si torna in campo su Prime Video con la seconda giornata di UEFA Champions League che vedrà la Juventus di Thiago Motta affrontare in trasferta i tedeschi del Lipsia. Una gara che i bianconeri faranno di tutto per portare a casa e proseguire il positivo esordio della prima giornata, vinta 3-1 contro il PSV Eindhoven. (Digital-Sat News)

È difficile dirlo adesso, anzi è proprio un azzardo, perché la storia si scrive sempre dopo ed è dopo che si individuano meglio i momento di svolta di una stagione o, addirittura, di un ciclo. Non è la vittoria in sé, per quanto importante. (Tuttosport)

E non è la vittoria in sé, non è nemmeno il gioco spumeggiante, ma piuttosto il cuore, la tensione emotiva con cui tutta la squadra ha vibrato nel lottare contro le difficoltà più fantozziane, ben riassunta in quel grido invasato di Dusan Vlahovic alla rete del pareggio: "La vinciamo, la vinciamo!". (ilBianconero)