"Hey Joe" di Giovannesi con James Franco: "La barriera linguistica è una metafora della vita"

"Hey Joe" di Giovannesi con James Franco: "La barriera linguistica è una metafora della vita" E' stato presentato alla Festa di Roma "Hey Joe" di Claudio Giovannesi, un racconto pieno di tenerezza che si lascia seguire con facilità. Siamo a Napoli nel 1944, Dean, un giovane marinaio americano, si innamora di Lucia. Lei è incinta lui deve tornare negli Stati Uniti ma promette di tornare, ma non lo farà. (La Stampa)

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"'Hey Joe' è la mia rinascita, è stato un regalo che non mi aspettavo". Così all'Adnkronos James Franco, che torna al cinema da protagonista nel film di Claudio Giovannesi, presentato alla Festa del Cinema di Roma (Adnkronos)

Lui poi salpava per gli Stati Uniti, lasciando la giovane a struggersi d’amore. Quando il militare sbarcava di nuovo nella terra del Sol Levante (questa volta con la moglie americana) voleva solo riavere suo figlio, spingendo la consorte orientale verso un tragico destino. (cinematografo.it)

Hey Joe è la mia rinascita”. (Luce)

Hey Joe | Claudio Giovannesi, il ritorno di James Franco e un film da vedere

Il figlio (Francesco Di Napoli) lo ritrova contrabbandiere e per nulla interessato a lui. «La differenza di lingua esprime ulteriormente la barriera che esiste tra padre e figlio», racconta l'attore 46enne, che in Italia ha deciso di vivere per gran parte dell’anno, «Sto invecchiando, ma spero di diventare padre. (Vanity Fair Italia)

Da veterano, dopo aver combattuto in Vietnam, torna in Italia nei primi anni Settanta per riprendersi suo figlio, nato dalla relazione con una ragazza napoletana. Era nell'esercito alleato nel 1943 a Napoli, città distrutta dalle bombe, poverissima, dove le donne si prostituivano per sopravvivere. (il Dolomiti)

Quello repentino, necessario e intenso, capace di alleviare i dolori e l’isolamento della guerra, più di ogni altra cosa. Ma anche coloro che la porta di casa l’hanno raggiunta nuovamente, feriti nell’animo, nella memoria e ancora sui corpi, tappezzati di cicatrici, che un po’ ricorderanno la morte e un po’ ricorderanno l’amore. (The Hot Corn Italy)