I dazi di Trump potrebbero costare all’Italia 7 miliardi l’anno, moda e meccanica a rischio
Il nuovo protezionismo di Donald Trump potrebbe gravare sull'Italia con un costo aggiuntivo annuo compreso tra 4 e 7 miliardi di dollari. A stimare questa cifra, che rappresenta almeno il doppio rispetto ai 2 miliardi di dazi sostenuti nel 2023, è un'analisi di Prometeia intitolata "L’impatto sull’Italia della proposta di Trump sui dazi Usa". La proposta di Trump Durante i comizi elettorali, Donald Trump ha promesso l'introduzione di un dazio del 10% su tutte le importazioni negli Stati Uniti e del 60% sulle merci provenienti dalla Cina, con l'obiettivo di proteggere le industrie locali e ridurre le imposte sul reddito, compensando la perdita di entrate fiscali con quelle generate dai dazi. (QuiFinanza)
La notizia riportata su altri media
Spingendo la Fed ad alzare i tassi di interesse, con possibile effetto a cascata anche sui mutui italiani. Con la riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (ma anche della Federal Reserve negli Usa) stanno progressivamente migliorando le condizioni di finanziamento per i prestiti a famiglie e imprese. (ilmessaggero.it)
Un aspetto, questo, che non è da sottovalutare per Michele de Pascale, alla luce della vittoria di Donald Trump alle elezioni a stelle e strisce. I fili di cui è intessuta la trama dei rapporti Emilia-Romagna e Stati Uniti sono tanti e spessi. (il Resto del Carlino)
Zaia "Dazi Usa? Vedremo, ma l'Europa deve fare l'Europa" 07 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Negli ultimi mesi, nei discorsi e nelle interviste della campagna presidenziale statunitense, sono state avanzate diverse nuove proposte sui dazi, tra cui una tariffa universale dal 10% al 20% sui beni importati, una tariffa del 60% sulle importazioni dalla Cina e una tariffa del 200% sui veicoli prodotti in Messico. (Morningstar)
Il risveglio europeo di fronte alle immagini di un Donald Trump trionfante è un Amarcord dello choc del 2016. Ma stavolta l’Ue sembra voler correre ai ripari, rendendosi meno dipendente da un alleato americano che imbocca la strada isolazionista. (ilgazzettino.it)
Cosa farà Trump all’economia mondiale? Domina l’incertezza tra i leader e i governi alla notizia del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Un portavoce del ministero del Commercio, in risposta a una domanda su nuovi dazi e restrizioni tecnologiche Usa contro Pechino con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, dice che la Cina è disposta «a rafforzare la comunicazione con gli Usa, ad espandere la cooperazione e a risolvere le differenze sulla base dei principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione vantaggiosa per tutti». (Il Sole 24 ORE)