Chi è Christina Moser, causa morte, malattia, marito Maurizio, figli, dove viveva
Christina Moser è stata un'apprezzatissima cantante e compositrice: scopriamo chi era, causa morte, malattia, marito, figli. Lei ha fondato insieme allo storico compagno, Maurizio Arcieri, il duo musicale Krisma. Si è ritirata dalle scene dopo la scomparsa del marito. Chi è Christina Moser: biografia, causa morte, malattia Christina Moser era nata a Milano il 22 maggio 1952. Cantante e compositrice, ha ottenuto il suo successo nel mondo della musica grazie al gruppo musicale dei Krisma. (Il Giornale d'Italia)
Ne parlano anche altri giornali
Dopo Maurizio Arcieri se n'è andata anche Christina Moser, l'altra metà dei Krisma: il duo di new wawe (nella foto) che aveva fatto conoscere in Italia le tendenze musicali già imperanti nella cultura anglosassone. (Primocanale)
Cantante e autrice di molti testi, negli anni '90, sempre col marito, realizzò alcuni programmi televisivi e fece parte, nel 2009, del cast fisso di Chiambretti Night. (MilanoToday.it)
Il primo riguarda una scena del film che ha segnato il debutto di Franco Battiato dietro la macchina da presa, Perduto Amor (del 2003). Nella pellicola figurano entrambi i componenti della band new wave, con Moser nel ruolo della cassiera e Maurizio Arcieri in quelli di se stesso, il cantante di cui era innamorata. (SentireAscoltare)
Da una parte perché si resta increduli e si ha voglia di tacere, dall’altra perché si rischia di cadere nella vanità e parlare dell’artista per parlare di sé, della serie per me è stata…. È sempre difficile parlare di un’artista che hai amato nel momento della sua scomparsa. (Rolling Stone Italia)
Cantante e compositrice del duo Krisma, insieme al marito Maurizio Arcieri, ha creato un filone di musica d’avanguardia e ha contribuito alla nascita della new wave italiana. Christina Moser e i KrismaIl secondo album e il successo internazionaleIl ritorno in Italia e la tvLa morte di Arcieri e il ritiro svizzero (Virgilio Notizie)
Gli anni d’oro dei Krisma sui due laghi nelle case dove creavano i loro successi MARCELLO GIORDANI (La Stampa)