Conte a Genova depone il piccone sferrato sul campo largo e sfodera sorrisi di circostanza: ma c'è ben poco da ridere

Conte a Genova depone il piccone sferrato sul campo largo e sfodera sorrisi di circostanza: ma c'è ben poco da ridere
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Secolo d'Italia INTERNO

Sul palco di Genova Conte sfodera sorrisi di maniera a favore di obiettivi e telecamere: ma il volto sembra tirato. Del resto, ha ben poco da ridere. Dopo il colpo di grazia al campo largo, il parricidio deflagrato su chat interne e media e ridimensionato grossolanamente e a fatica – «non si è mai visto un parricidio compiuto con la risoluzione di un rapporto contrattuale» – con un Beppe Grillo tormentato, quello che valuta le prossime mosse dal day after del sigillo sullo stop al contratto di consulenza con il M5S. E con Davide Casaleggio che innesca l’ultima miccia asserendo che del Movimento 5 Stelle rimarrà solo il nome, sul vascello corsaro che sventola la bandiera pentastellata soffia ormai un’aria di tempesta difficile da arginare. (Secolo d'Italia)

Su altre testate

Giuseppe Conte non ha nessuna intenzione di "buttare" i soldi della base del M5s, rinnovando il contratto da 300mila euro di Beppe Grillo. (Fanpage.it)

È un Beppe Grillo tormentato, quello che studia le prossime mosse, all'indomani del sigillo sullo stop al contratto di consulenza con il M5s. Il Garante è a mezz'aria, tra il ritiro dalla politica e la tentazione di una battaglia legale. (il Giornale)

Per il fondatore significa dover rinunciare a 300 mila euro all’anno. Dopo la notizia, il figlio dell’altro fondatore del Movimento, Davide Casaleggio, anche lui fatto fuori da Conte, parlando con La Stampa ha diffidato l’ex premier: «Non citi mio padre (Gianroberto, ndr) a sproposito, quello che sta facendo è solo maquillage democratico – attacca – le decisioni sono già state prese, compreso il ben servito a Grillo». (La Stampa)

Ecco perché non sentirò la mancanza di Beppe Grillo

Giuseppe Conte ha annunciato la decisione di non rinnovare il contratto che garantiva 300 mila euro al fondatore del Movimento 5 Stelle. «Beppe Grillo è responsabile di una contro-comunicazione che fa venire meno le ragioni di una collaborazione contrattuale», sostiene il leader politico del movimento nel nuovo libro di Bruno Vespa Hitler e Mussolini. (Corriere della Sera)

Grillo minaccia, ma Giuseppe Conte non arretra di un millimentro, neppure replica a Davide Casaleggio ("è un privato cittadino") e liquida definitivamente l’Elevato, il fondatore con un secco "non gli rispondo niente, abbiamo detto che stiamo facendo un processo costituente – dice il presidente M5s in un punto stampa a La Spezia – e quando parliamo di Movimento 5 Stelle parliamo di quello, di tutte le tantissime proposte, ce ne sono molto importanti anche in materia di sanità". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ieri Giuseppe Conte ha liquidato Beppe Grillo. Ha ragione Tommaso Cerno sui quasi 300 mila euro che si prendeva Grillo dal Movimento Cinque Stelle. (Nicola Porro)