Stipendi e pensioni, rischio tagli con la manovra: la procedura d'infrazione Ue pesa sui conti italiani

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LA NOTIZIA INTERNO

La procedura d'infrazione Ue rischia di far sentire il suo peso sulla prossima manovra: a rischio ci sono stipendi e pensioni. Dagli stipendi alle pensioni, dalla riforma dell’Irpef alla Quota 103, passando per il taglio del cuneo fiscale. Le premesse per la manovra del prossimo autunno non sono delle migliori e tutte queste misure sono quantomeno a rischio. La Commissione europea, dopo le elezioni di giugno, avvierà la procedura d’infrazione per disavanzo eccessivo, come già annunciato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti (LA NOTIZIA)

Ne parlano anche altri media

Mento di Economia e Finanza (Def) che il Consiglio dei ministri varerà stamattina riporti gli «obiettivi programmatici» nel rapporto tra deficit, debito, crescita e prodotto interno lordo il risultato non cambierà. (Il Manifesto)

Un quadro tendenziale triennale e non il quadro programmatico. Il Def pronto per essere esaminato oggi in Consiglio dei Ministri dovrebbe seguire le orme di quello già presentato dall'esecutivo Draghi con la Nadef che, a fine 2022 – per non imporre decisioni al futuro governo che sarebbe stato eletto di lì a pochi mesi –, decise di presentare un documento "light". (LA STAMPA Finanza)

Con la minaccia dei conti pubblici rappresentata dai bonus edilizi, la scelta di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell'Economia, di mantenere un profilo cauto, è comprensibile. Giorgetti ha definito questi bonus "un'eredità pesantissima", mettendo in luce la necessità di un approccio prudente nella gestione economica. (QuiFinanza)

In Consiglio dei ministri, previsto per le 11, arriva il Documento di economia e finanza, l'ultimo prima della revisione delle regole di governance economica dell'Ue. Il testo si limiterà ai dati di bilancio tendenziali, senza scoprire le carte su quelli di programma. (Sky Tg24 )

Arriva il Def e infiamma lo scontro politico. Per le opposizioni invece la mossa di Giorgetti e Meloni di rendere note le cifre tendenziali dei conti pubblici, rinviando il quadro programmatico, è un «bluff» che preluderebbe a una manovra economica tutta «tagli e sacrifici». (Corriere della Sera)

Un documento “vuoto”, “un bluff”, “una presa in giro”, se non addirittura “un atto fuorilegge” come accusano dall’opposizione, oppure una “scelta di prudenza” frutto dell’attuale “regime transitorio” come sostiene il governo? Governo che si difende dalle accuse innanzitutto sostenendo che il Documento di economia e finanza che viene approvato oggi “nei tempi previsti” ci tengono a sottolineare, «… (La Stampa)