Motorola lancia Moto Tag, il tracker Bluetooth che sfida gli AirTag
Motorola entra nel mercato dei tracker Bluetooth con Moto Tag, un dispositivo che sfrutta la rete “Trova il mio dispositivo” di Google per tenere traccia dei nostri oggetti più preziosi. Che si tratti di chiavi, portafogli o bagagli, Moto Tag promette di ritrovarli ovunque nel mondo. Un dispositivo che, di fatto, promette di diventare un “AirTag” per Android. Moto Tag, il tracker Bluetooth di Motorola per l’ecosistema Android Moto Tag si integra alla perfezione con la maggior parte degli smartphone Android, grazie alla compatibilità con la rete “Trova il mio dispositivo” di Google. (Tech Princess)
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Motorola Moto Tag usa la nuova rete Trova il mio dispositivo di Google Moto Tag è un nuovo localizzatore Bluetooth pensato per un utilizzo facile e che risulta compatibile con la maggior parte degli smartphone Android (TuttoAndroid.net)
L’ecosistema Motorola si arricchisce di una tecnologia di tracking di precisione con la salvaguardia della privacy di Google, creando così una nuova soluzione per il tracciamento e la localizzazione. Il nuovo Moto Tag è ufficiale in Italia e finalmente andiamo a scoprire tutte le caratteristiche ed il prezzo per il nostro paese! Moto Tag ufficiale in Italia: caratteristiche, prezzo e disponibilità del primo tracker Bluetooth di Motorola (GizChina.it )
Nella giornata di ieri, 25 Giugno 2024, Motorola ha presentato al pubblico il nuovo Moto Tag, un localizzatore Bluetooth progettato per tenere traccia dei propri oggetti, grazie alla rete “Trova il mio Dispositivo“ di Google e alla tecnologia UWB. (MondoMobileWeb.it)
Questo nuovo prodotto si distingue per la sua compatibilità con la rete Trova il mio dispositivo di Google e la tecnologia Ultra Wideband (UWB), offrendo una soluzione avanzata e sicura per tenere traccia degli oggetti più importanti. (Tom's Hardware Italia)
Tra le novità svelate oggi da Motorola, oltre a Moto G85 e ai nuovi foldable a conchiglia, c'è anche lui, Moto Tag, il localizzatore Bluetooth che il mondo Android (e Google) stava aspettando da mesi. (SmartWorld)