Elisabetta Villaggio racconta suo padre Paolo: «Non si sarebbe mai accanito contro i deboli, ma non sopportava i cretini»
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«A casa se vedeva uno di noi magari assorto, con la testa da un’altra parte, diceva: “Mi dichi, cosa pensa, cosa fa?”. Si divertiva anche a dare del lei a mio figlio quando era piccolo», ricorda. Ma da dove nasceva quel congiuntivo sbagliato del ragionier Filini, eterno collega di Fantozzi, che ha fatto ridere più di una generazione? «Mio padre aveva una grande cultura, aveva fatto il liceo classico, quello severo di una volta, era cresciuto in una famiglia dove esprimersi in un italiano assolutamente corretto era considerato necessario», spiega Insomma, l’uso sbagliato dei verbi e le sgrammaticature stridevano alle sue orecchie. (Vanity Fair Italia)
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Elisabetta Villaggio, figlia di Paolo, ha ricordato il suo leggendario genitore con un documentario. (AreaNapoli.it)