Sequestrati in scavo abusivo importanti reperti archeologici etruschi

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
CremonaOggi INTERNO

PERUGIA (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno scoperto uno scavo abusivo nella zona fra Chiusi e Città della Pieve nel territorio di quest’ultimo comune ed il ritrovamento di importanti reperti archeologici etruschi. In particolare, venivano individuate quali eventuali responsabili due persone, nei confronti delle quali si procede per i reati di furto e ricettazione di beni culturali e soprattutto sequestrate 8 urne litiche etrusche, due sarcofagi e il relativo corredo funerario di età ellenistica del III secolo a. (CremonaOggi)

Se ne è parlato anche su altri media

Gli esperti non hanno dubbi sull’indagine della Procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone che ha portato al sequestro di 8 urne litiche etrusche, due sarcofagi e il relativo corredo funerario di età ellenistica del III secolo a. (LA NAZIONE)

E poi c’è sempre la vanità del nostro tempo: chi non resiste al selfie col reperto archeologico non dichiarato e che vorrebbe vendere piazzato su Facebook? E così, nell’area tra Chiusi e Città della Pieve, è stato scoperto uno scavo clandestino non di tombaroli ma di proprietari del terreno: erano in difficoltà economiche e contavano di rivendere ciò che avevano trovato per puro caso durante l’aratura. (Corriere Roma)

Otto urne litiche etrusche, tutte integre, in travertino bianco umbro, in parte decorate ad altorilievi con scene di battaglie, di caccia e con fregi, alcune delle quali con pigmenti policromi e rivestimenti a foglia d’oro, altre con la raffigurazione del mito di Achille e Troilo. (Paolo Gianlorenzo)

La scoperta è di quelle da lasciare col fiato sospeso perché il recupero è tra i più importanti degli ultimi tempi riguardante gli antichi Etruschi: suppellettili e vasellame, quattro specchi in bronzo, uno dei quali con l’antica divinizzazione di Roma e della lupa che allatta soltanto Romolo, un balsamario contenente ancora tracce organiche del profumo utilizzato in antichità, un pettine in osso, vasi in bronzo e terracotta comunemente utilizzati dalle donne etrusche durante banchetti e simposi sono stati rinvenuti durante un’azione investigativa che ha consentito il recupero di otto urne litiche etrusche e due sarcofagi, con il relativo corredo funerario di età ellenistica del III secolo a. (Il Sole 24 ORE)

L’operazione di recupero ha richiesto molto tempo, indagini accurate, perquisizioni e ha visto anche l’impiego di un drone in dotazione al Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare. Ce ne erano anche altri altrettanto rilevanti che qualcuno aveva “scavato” abusivamente e poi occultato, altrettanto abusivamente. (Prima Pagina Chiusi)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)