Green Deal, l’alt della Meloni: “Ora riapriamo la partita sulle auto elettriche”

Piano piano, picconata dopo picconata, realismo dopo realismo, si sfalda il castello di carte verdi costruito negli ultimi cinque anni da Frans Timmermans e dalla Commissione Europea. Il Green Deal viene messo in dubbio in Italia, in larga parte della Germania, della Francia e di tanti altri Stati Membri. La folle ambizione di virare sulle auto elettriche entro il 2035 sta allarmando la case automobilistiche, i sindacati, i manager e i lavoratori. (Nicola Porro)

Su altri giornali

È una posizione che noi abbiamo sostenuto fin dall’inizio, spesso in splendida solitudine, e che oggi, finalmente, è diventata invece patrimonio comune. “L’approccio ideologico che ha accompagnato la nascita e ha sostenuto finora lo sviluppo del Green Deal europeo ha creato effetti disastrosi. (Il Fatto Quotidiano)

Ue, Meloni: La decarbonizzazione con deindustrializzazione è suicidio 15 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

"L'approccio ideologico che ha accompagnato la nascita e ha sostenuto finora lo sviluppo del Green Deal europeo ha creato effetti disastrosi. Roma, 15 ott. (il Dolomiti)

«Il Laboratorio Appennino centrale è la dimostrazione dell’assurdità dell’approccio ideologico al Green Deal denunciato da Giorgia Meloni»

Si tratta, però, di un tema sempre più delicato e che deve fare i conti con una realtà del mercato delle quattro ruote che diventa, mese dopo mese, sempre più difficile. Lo stop alla vendita di auto benzina e diesel è programmato per il 2035, in tutti i mercati dell'UE. (Virgilio)

Il blocco alla vendita di vetture con motore a combustione nei 27 Paesi della UE a partire dal 1° gennaio 2035 sembra inevitabile ma dopo l'intervento al Consiglio Competitività del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso anche il premier Giorgia Meloni torna a chiedere più tempo per la transizione elettrica imposta dall'Unione Europea. (La Gazzetta dello Sport)

Ore 15:34 ... SISMA - Il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli: «Le misure indicate, che possono essere utili in altre parti d’Europa, per le nostre montagne vanno nella direzione uguale e opposta agli obiettivi che il regolamento intende perseguire. (Cronache Fermane)