Lo spettacolo della cometa Tsuchinshan-Atlas sui cieli della Valle d’Aosta
Anche la Valle d’Aosta ha potuto assistere all’annunciato spettacolo del passaggio della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas e c’è chi è riuscito, come il fotografo Alessandro Cipolat Bares, a immortalarla in tutto il suo splendore. Il 12 ottobre la cometa è passata alla distanza minima dalla Terra ed è già lungo la strada che la porterà ad allontanarsi sempre più dal Sole. C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas, come raccontatoci dai ricercatore dell’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta nella loro rubrica mensile, è stata scoperta il 9 gennaio 2023 al Purple Mountain Observatory in Cina e individuata qualche notte dopo dal sistema automatico ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System), un telescopio ubicato in Sud Africa (AostaSera)
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Il suo transito è infatti ben visibile. Nella giornata di ieri, quando è stata più vicina alla Terra, ossia a ''soli'' 71 milioni di km di distanza, aveva una velocità di crociera di ben 290.000 km/h. La cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS, questo il nome ufficiale con cui è stata classificata dagli astrofisici, sta affascinando quanti hanno modo di ammirarla anche ad occhio nudo. (LecceSette)
Oggi la cometa ha dato spettacolo, un’emozione unica vederla ad occhio nudo con la sua magnifica coda stagliarsi nel cielo ancora con i colori caldi del tramonto. Le aspettative non sono state tradite e speriamo di assistere a questo spettacolo anche nei prossimi giorni. (Radio RTM Modica)
Il fotografo ha fissato bellezza e luce da Prato Nevoso. Ce l’ha inviata e facendogli i complimenti, la pubblichiamo qui. (Provincia Granda)
La "cometa del secolo" C/2023 A3 (Tsuchinshan-Atlas) ha oltrepassato il momento di massima vicinanza con la Terra e, dopo aver raggiunto il suo picco di luminosità nei giorni dal 9 al 12 ottobre, in questi giorni è ancora visibile per un paio di ore dopo il tramonto del Sole. (Geopop)
La CometaAtlas Tsuchinshan C/2023 a3 sopra la Corsica fotografata dall'isola d'Elba. Foto (di copertina) e commento di Alessandro Beneforti (Elbareport)
La cometa è riuscita a sopravvivere al suo passaggio al perielio. Difatti quando un corpo celeste passa troppo vicino ad una stella, in questo caso il nostro Sole, c’è il rischio che nel suo nucleo avvenga una eccessiva sublimazione che porta alla disgregazione prematura del corpo stesso. (Tempo Stretto)