Università di Bologna, il delegato agli studenti: «Turistopoli o grande centro universitario, la città decida cosa vuole essere»
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L’Ateneo guarda, e non da oggi, con grande preoccupazione alla giungla immobiliare nella quale si devono muovere i suoi studenti a caccia di un posto letto. Studenti che per reddito non possono accedere a un posto in uno studentato pubblico e che quindi si devono rivolgere al libero mercato dell’affitto dove per una singola non bastano più 500 euro al mese. «È una storia tristemente ripetitiva che non smette di far indignare», sbotta il delegato agli studenti dell’Alma Mater, Federico Condello. (Corriere della Sera)
Su altri giornali
Inevitabilmente la spietata legge del mercato fa impennare i prezzi con le famiglie costrette a sacrifici enormi, a volte nemmeno sufficienti, per consentire ai figli di studiare nella città che sognano. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)
“Mi sono ritrovato a cercare casa dopo due anni da quando qui e mentre prima le camere a 400 euro esistevano ora ho trovato anche annunci di agenzie a partire da 800 euro per una singola, escluse utenze, in zona universitaria. (Il Fatto Quotidiano)
A pochi giorno dall’inizio delle attività arriva il problema più temuto dagli studenti, quello degli affitti universitari. Come si è evoluta la situazione per questo nuovo anno accademico? (PianetaDesign)
«Nonostante tutto non voglio perdere la speranza di riuscire a trovare una soluzione adatta e, soprattutto, in tempo con l’inizio delle lezioni». (Corriere della Sera)
Basti pensare che, anche chi rimane “in sede” deve mettere in preventivo un esborso complessivo fino a 9 mila euro per ogni anno di corso. Il costo di mantenimento di uno studente universitario può essere più impegnativo di un mutuo. (ilmessaggero.it)
I dati rilevati dal Censis sul numero di immatricolazioni rilevano un aumento di iscrizioni nelle università del Sud e delle Isole, mentre sempre meno studenti scelgono la vita da fuorisede nelle grandi città. (Skuola.net)