Medio Oriente. Una tensione che si espanderà? Risponde Renzo Guolo

Le tensioni tra Israele e Libano riflettono una più ampia competizione per l’influenza in Medio Oriente, una regione che resta cruciale per gli equilibri geopolitici globali. Un’escalation che potrebbe destabilizzare ulteriormente la regione, già segnata da anni di conflitti in Siria, Iraq e Yemen. Cruciale il ruolo dell’Iran, che ha scatenato un attacco missilistico su vasta scala contro Israele, anche se in gran parte di valore dimostrativo. (La Difesa del Popolo)

La notizia riportata su altri giornali

È il caso del Libano, reduce da anni di collasso economico e tensioni politiche, ma anche della Siria. Nel Medio Oriente di queste settimane si congiungono molti tasselli di quella che papa Francesco, con una definizione tanto azzeccata quanto terribile, ha definito la “Terza guerra mondiale a pezzi”. (ISPI)

La decisione di Nasrallah, in pieno coordinamento con gli iraniani, di unirsi ad Hamas e di aprire un secondo fronte al confine libanese ha trasformato il conflitto con Hamas in qualcosa di diverso: una guerra su più fronti tra l'Iran e i suoi delegati. (Aurora Israel)

Quelli che parlano di pace tra Israele e il mondo musulmano guidato da Teheran non sanno di cosa parlano, oppure lo sanno bene, ma cercano di confondere le acque. Non facciamoci illusioni: fino a quando in Iran comanderanno gli ayatollah non ci sarà nessuna pace. (Italia Oggi)

Quale connettività in Medio Oriente?

Gerusalemme si è «espansa» in Palestina e in Libano, mentre i leader di Hamas ed Hezbollah sono stati decapitati. Tutto ciò, in attesa del «colpo grosso» che non soltanto Bibi Netanyahu sogna di appuntars... (Panorama)

Per lo Stato ebraico è ancora una guerra difensiva ed esistenziale che secondo il premier israeliano Netanyahu è un po’ la stessa cosa (“dalle nostre parti, se non ti puoi difendere non puoi esistere” ha detto all’Onu). (La Sentinella del Canavese)

Se il traffico attraverso Bab el-Mandeb e Suez resta azzoppato dagli attacchi degli Houthi a partire dall’autunno scorso, l’intensificarsi delle tensioni tra Tel Aviv e Teheran ha spostato l’attenzione su un altro braccio d’acqua: lo Stretto di Hormuz. (ISPI)