Netanyahu: via il ministro Gallant. Gli israeliani in piazza

GERUSALEMME. Migliaia di israeliani sono scesi in strada a manifestare contro Netanyahu dopo il licenziamento, da parte del premier, del ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant e quello che dovrebbe essere il probabile inizio di una nuova indagine della polizia che avrebbe portato gli agenti a perquisire sabato l’ufficio del primo ministro. Un momento difficile per Israele, con la preoccupazione da parte di molti che tutto questo possa essere visto come un segno di debolezza del Paese in un momento nel quale Israele è impegnato su più fronti della guerra ed è continua la minaccia di un attacco iraniano. (La Stampa)

Su altri media

Sessantanovenne, ha già ricoperto ruoli importanti: è stato ministro degli Esteri, dell'Agricoltura, dei Trasporti, dell'Intelligence, delle Finanze e dell'Energia ed è membro del Parlamento israeliano dal 1998. (La Stampa)

Mentre i responsabili alla difesa restano in massima allerta per una possibile nuova offensiva iraniana, e mentre le truppe israeliane sono invischiate in combattimenti cruenti a Gaza ed in Libano, Netanyahu ha ritenuto necessario sostituire il ministro della difesa in quanto, ha spiegato, “la crisi di fiducia nei suoi confronti non consentiva più la gestione della campagna militare”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

PUBBLICITÀ "Purtroppo negli ultimi mesi è venuta meno la fiducia tra me e il ministro della Difesa", ha detto Netanyahu (Euronews Italiano)

Le opposizioni insorgono: "Scendete in piazza, Netanyahu sta distruggendo Israele". "Venuta meno la fiducia tra me e il ministro della Difesa", ha affermato, indicando che Gallant sarà sostituito dal ministro degli Esteri Israel Katz. (Fanpage.it)

Yoav Gallant, politico israeliano e generale in pensione, ha costruito una lunga carriera nelle Forze di Difesa Israeliane (IDF), dove è stato uno dei protagonisti di operazioni cruciali per la sicurezza nazionale. (Sky Tg24 )

Migliaia di persone stanno protestando anche a Tel Aviv e in altre località di Israele. . (La Gazzetta del Mezzogiorno)