Adolescenti e smartphone: i social media sono buoni o cattivi?

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Corriere della Sera SALUTE

Vi è una terra di mezzo fra l’infanzia e l’età adulta che è stata a lungo compressa nell’una o nell’altra senza che le venisse riconosciuta una propria specifica identità: l’adolescenza. Ci sono ovviamente ragioni culturali alla base di un così clamoroso non riconoscimento: nella cultura tribale l’adolescenza è sdoganata attraverso specifici rituali di passaggio che spesso assumono l’aspetto di vere e proprie cerimonie religiose che traghettano il giovane all’età adulta nel breve spazio richiesto per compiere e superare il rituale stesso. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

La salute mentale degli adolescenti è un tema sempre più rilevante, in particolare in relazione all’uso dei social media. Diversi sintomi, come l’ansia di essere costantemente connessi, il desiderio di trascorrere sempre più tempo online e la difficoltà a disconnettersi, indicano un rapporto problematico con queste piattaforme. (Orizzonte Scuola)

L’idea che emerge dal libro è che l’intera società sia pervasa da una eccessiva preoccupazione nei confronti dei giovani. Il libro di Jonathan Haidt La generazione ansiosa (Rizzoli, 2024) è un’allarmata riflessione non solo sulle nuove generazioni e sul loro rapporto con gli smartphone e i social, ma anche e soprattutto sul modo in cui gli adulti stanno educando i bambini e gli adolescenti. (doppiozero)