Troppe supplenze: il problema del precariato nella scuola italiana

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PNRR Ponte sullo Stretto

Nella scuola italiana, c’è un problema di precariato, fenomeno in crescita negli ultimi anni, con troppe supplenze. Ecco cosa succede. Il sistema scolastico italiano è in un periodo di crisi, a causa del precariato. La precarietà, un fenomeno in costante crescita nel settore scuola, sta mettendo a dura prova la qualità dell’insegnamento e dell’organizzazione didattica. Se, nell’anno scolastico 2015/2016, un docente su otto era precario, oggi siamo arrivati ad un docente su tre. (lentepubblica.it)

Ne parlano anche altri media

Un inizio anno in salita aspetta le scuole forlivesi. "Ad oggi – cita una nota di Alexander Fiorentini segretario generale Flc Cgil di Forlì-Cesena – non abbiamo ancora una data precisa per le nomine da graduatoria provinciale per le supplenze e di terza fascia per il personale Ata. (il Resto del Carlino)

Personale Ata, Pacifico (Anief): “Rispetto a 30mila posti sono state autorizzate soltanto 10mila assunzioni. Così si precarizza la categoria” Di (Orizzonte Scuola)

Rispetto al Dl Omnibus, il presidente dell’Anief, il prof. Marcello Pacifico, ha guardato alle esigenze della scuola italiana. “La questione precari delle nostre scuole è davvero tragica, anche per via di alcune scelte sbagliate fatte in passato in sede europea. (Orizzonte Scuola)

FLC CGIL diffida ufficialmente il MIM: salvaguardare idonei, assumere docenti su tutti i posti disponibili

Come riporta Il Corriere della Sera, mancano insegnanti, collaboratori scolastici, presidi e Dsga: “i posti da dsga disponibili in Piemonte dovrebbero essere intorno a 260, ne sono in arrivo 119 con le immissioni in ruolo che si stanno svolgendo in queste ore”, spiega Maria Grazia Penna, segretaria Cisl Scuola del Piemonte. (Orizzonte Scuola)

La causa? La priorità assoluta concessa ai vincitori del concorso PNRR 2023, ancora in fase di conclusione in molte classi di concorso. Idonei Concorso 2020, in Sicilia flash mob a Palermo il 30 agosto: “Regna l’incertezza, così non va” Di (Orizzonte Scuola)

“Come FLC CGIL – si legge nella nota – continuiamo a condannare la scelta del Ministero di limitare il numero per le assunzioni a tempo indeterminato a soli 45.124 unità, rispetto ai 64.156 posti liberi e vacanti presenti in organico, e denunciamo la grave penalizzazione che ciò comporta per tanti docenti che, pur in possesso dei requisiti necessari, come in particolare gli idonei dei concorsi 2020, non verranno immessi in ruolo”. (FLC CGIL)