Alcol, Iss: 8 mln italiani consumatori a rischio, oltre 4mln 'binge drinker'
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Il consumo di alcol rimane stabile in Italia. Nel 2023 'sono 8 milioni i consumatori a rischio e 4 milioni e 130 mila i 'binge drinker', 780 mila sono consumatori dannosi in necessità di un trattamento clinico di cui solo l'8,1% intercettati dalla sanità pubblica e in cura. Non (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il bere per ubriacarsi (binge drinking), diffuso tra tutte le fasce di popolazione, non risparmia gli anziani, tra i quali, peraltro, si registrano le più elevate frequenze di consumatori dannosi con disturbi da uso di alcol non intercettati dal Servizio Sanitario Nazionale. (Panorama della Sanità)
Così ragazzini dai 13 ai 18 anni finiscono al pronto soccorso. Uno shottino di rum, una bella sorsata, magari direttamente dalla bottiglia, di dolcissima vodka alla fragola, o ancora peggio un superalcolico mescolato a un energy drink. (Il Mattino di Padova)
Abbiamo affrontato questo tema con il prof. Mauro Ceccanti che è stato tra i primi ad occuparsi di questo argomento dagli ultimi anni ’70 ed ha diretto il centro di Alcologia del Policlinico Umberto 1°di Roma fino a pochissimi anni fa. (romaoggi.eu)
Sassari Un aspetto profondissimo del percorso di guarigione è rappresentato dal buon esempio che contagia. Lo hanno raccontato all'open day del SSD Alcologia della Asl di Sassari i rappresentanti delle associazioni attive nel territorio: Alcolisti Anonimi, Al-Anon e ACAT- camminiamo insieme di Sassari e Alghero. (La Nuova Sardegna)
I rischi di sviluppare patologie – anche gravi – sono dietro l’angolo. Gli adolescenti non dovrebbero consumare sostanze alcoliche. (Il Friuli)
Nel 2023, in Italia, non si registra alcuna delle attese riduzioni dei comportamenti a rischio legate all’uso di alcol. Stabili i consumatori a rischio, soprattutto tra i target più vulnerabili della popolazione: i minori, i giovani, le donne, gli anziani. (cronacamilano.it)