Paolo Signorelli si dimette da portavoce Lollobrigida

Paolo Signorelli si dimette da portavoce Lollobrigida
LAPRESSE INTERNO

"Non voglio fare assolutamente la vittima, ma è giusto per tutti che ora mi faccia da parte", ha spiegato in un'intervista al 'Foglio' “Ho deciso di dimettermi da portavoce del ministro Lollobrigida“. Lo dice in una intervista al Foglio Paolo Signorelli, portavoce del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Signorelli si era già autosospeso dall’incarico lo scorso venerdì, dopo la pubblicazione di alcune chat con Fabrizio Piscicelli, detto Diabolik (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altri media

Dall'intercettazione, agli atti dell'inchiesta per l'omicidio, emergevano nostalgie neofasciste e frasi antisemite delle quali oggi Signorelli dice: "Era un'altra fase della mia vita, quello era un altro Paolo: sono notizie che parlano di un tempo lontano a cui non faccio riferimento e in cui non mi riconosco in nessun modo”. (Italia Oggi)

Non voglio fare assolutamente la vittima, ma è giusto per tutti che ora mi faccia da parte». «Ho deciso di dimettermi da portavoce del ministro Lollobrigida. (Il Sole 24 ORE)

“Ho deciso di dimettermi da portavoce del ministro Lollobrigida. L’ho fatto per me e per la mia famiglia, per non danneggiare il governo. Non voglio fare assolutamente la vittima, ma è giusto per tutti che ora mi faccia da parte”. (Sky Tg24 )

Signorelli, mi sono dimesso da portavoce di Lollobrigida

Dallo scorso 7 giugno Signorelli avrebbe lasciato l’incarico secondo il ministro, dopo che nei giorni precedenti erano state pubblicate da Repubblica le chat antisemite e razziste che scambiava con il criminale e ultras della Lazio Diabolik, al secolo Fabrizio Piscitelli. (Open)

Paolo Signorelli, ormai ex portavoce del ministro Francesco Lollobrigida parla al Foglio e dice. "Ho deciso di dimettermi da portavoce del ministro Lollobrigida”. Perché? “L’ho fatto per me e per la mia famiglia, per non danneggiare il governo. (L'HuffPost)

Non voglio fare assolutamente la vittima, ma è giusto per tutti che ora mi faccia da parte". Signorelli, al centro delle polemiche nei giorni scorsi per alcune chat, si dice lontano anni luce dall'antisemitismo, e - scrive Il Foglio - è oggi marito e padre di tre figli, "che ogni anno va a Medjugore", che non si riconosce affatto in parole stupide pronunciate con sciocca inconsapevolezza, e in altri errori del suo passato. (Il Messaggero Veneto)