Morte Ramy Elgaml, procura valuta di indagare i carabinieri per omicidio volontario
Potrebbe aggravarsi la posizione dei carabinieri coinvolti nell’inseguimento dello scorso 24 novembre che ha portato alla morte di Ramy Elgaml, il ragazzo di 19 anni morto in via Ripamonti all’angolo con via Quaranta, al termine della fuga di oltre otto chilometri con il suo amico Farese Bouzidi, alla guida del T-Max. La procura sta valutando la possibilità di contestare l’’omicidio volontario c… (La Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri media
La valutazione arriva dopo la diffusione del video, a disposizione anche della Procura, in cui si vede quello che sembra essere un impatto tra una gazzella dei carabinieri e lo scooter su cui viaggiavano Ramy Elgaml e Fares Bouzidi. (Liberoquotidiano.it)
L’ipotesi di reato è contestata è ancora quella di omicidio stradale. Per quanto - si apprende - il cambio di capo d’incolpazione non è stato ancora formalizzato nel fascicolo che vede iscritti il vicebrigadiere di 37 anni al volante della gazzella dell’Arma e Fares Bouzidi, l’amico tunisino ventiduenne della vittima. (La Stampa)
La fine di un inseguimento da parte della polizia svedese (il Giornale)
Per ora il militare è accusato di omicidio colposo stradale, mentre due colleghi di frode processuale, depistaggio e favoreggiamento e su altri tre sono in corso accertamenti. (il manifesto)
È questo il commento dell’europarlamentare della Lega ed ex generale Roberto Vannacci riguardo il video dell’inseguimento in cui il diciannovenne Ramy Elgaml è morto mentre era inseguito dai carabinieri. (IL GIORNO)
Potrebbe aggravarsi la posizione dei carabinieri che hanno inseguito per quasi otto chilometri, lo scorso 24 novembre, il T-Max, con a bordo il 22enne Fares Bouzidi e l’amico Ramy Elgaml, 19 anni, morto nell’impatto contro un palo del semaforo alla periferia sud di Milano. (La Repubblica)