SA Finance, Transizione 5.0: un’opportunità per imprese e ambiente

Dallo scorso 7 agosto è ufficialmente possibile accedere alla Piattaforma informatica “Transizione 5.0”, che consente di presentare le comunicazioni preventive per la prenotazione del credito di imposta “Transizione 5.0” e la richiesta dei fondi che mirano a sostenere le imprese nel percorso verso la transizione digitale ed energetica. La misura rappresenta un’evoluzione del precedente piano per l’Industria 4.0, rispetto alla quale viene ampliato il focus sulla digitalizzazione e sulla transizione energetica (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Le Faq del 26 settembre Il credito d’imposta previsto... (NT+ Fisco)

Il Piano, in continuità con il precedente Industria 4.0, ha l’obiettivo di supportare le imprese nel passaggio a un modello energetico efficiente per risparmiare fino a 0,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio nel periodo 2024-2026. (La Repubblica)

Queste prime risposte affrontano questioni piuttosto essenziali e toccano solo in maniera piuttosto “leggera” alcuni degli argomenti più spinosi del piano, come ad esempio il nodo del DNSH e quello del calcolo del risparmio energetico. (Innovation Post)

Transizione 5.0, per ingegneri e periti è tempo di controllare la polizza Rc

Il Piano Transizione 5.0 ha aperto alle imprese la possibilità di usufruire del credito d’imposta fino al 45% anche per i sistemi ERP (Enterprise Resource Planning). La lista dei beni immateriali ammessi agli incentivi con il piano 4.0 infatti non consentiva l’agevolazione dei gestionali ERP, che sono stati aggiunti al nuovo piano insieme ai software per il monitoraggio dei consumi energetici. (Innovation Post)

“Dal 7 agosto abbiamo già acquisito qualche decina di domande per Transizione 5.0”. Lo ha detto Paolo Arrigoni, presidente del Gse, a margine della 20esima edizione della Convention ‘Energies and Transition Confartigianato High School’, organizzata in collaborazione con i Consorzi energia Caem, CEnPI, Multienergia. (Il Sole 24 ORE)

Dal 12 settembre, infatti, è possibile caricare sulla piattaforma del Gse le prime certificazioni di risparmio ed efficientamento energetico che aprono la strada al credito di imposta per le imprese (variabile a seconda del risparmio conseguito). (Il Sole 24 ORE)