Invecchiamento, lo studio rivela: sono due i picchi chiave. Scoprili!
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Uno studio pubblicato sulla rivisita Nature Aging, ad opera della Scuola di Medicina dell'Università americana di Stanford, sottolinea come il corpo umano non invecchi in modo lineare: esistono due momenti distinti all’interno dei quali avvengono drastici mutamenti a livello molecolare. Ecco, nel dettaglio, cosa è emerso dalla ricerca. L’indagine sull’invecchiamento Stando allo studio condotto dalla Scuola di Medicina dell’Università di Stanford, l’invecchiamento non è un processo lineare: in concomitanza dei 44 anni e dei 60, si possono riscontrare cambiamenti a livello biomolecolare che vanno ad aumentare o diminuire in maniera drastica i microrganismi presenti nel corpo umano. (Pazienti.it)
Ne parlano anche altri media
L’invecchiamento della popolazione mondiale sta profondamente modificando gli scenari epidemiologici, sociali ed economici della nostra società, con la necessità sempre più crescente di un rapido adeguamento del welfare e della ricerca scientifica. (Il Fatto Quotidiano)
Quando si inizia a invecchiare? Uno studio della Scuola di Medicina dell'Università americana di Stanford, pubblicato sulla rivista Nature Ageing, ha individuato due passaggi chiave: il primo a 44 anni circa, il secondo intorno ai 60 anni. (Corriere della Sera)
Introduzione (Sky Tg24 )
La ricerca suggerisce che piuttosto che un processo lento e costante, l’invecchiamento incontra due passaggi chiave accelerati: il primo a 44 anni circa, il secondo intorno ai 60. “Drastici mutamenti a livello molecolare” (Donna Moderna)
Secondo i ricercatori a 44 e 60 anni, nel nostro corpo avvengono i cambiamenti più consistenti legati all'età. I ricercatori hanno individuato l'età in cui si manifestano maggiormente i sintomi dell'invecchiamento. (leggo.it)