Il dopo Belloni ai Servizi segreti, è il giorno di Vittorio Rizzi a capo del Dis. Come cambia la mappa dell'Intelligence

Un super poliziotto come successore dell’ambasciatrice Elisabetta Belloni. Il prefetto Vittorio Rizzi, attuale vice direttore dell’Aisi, i servizi segreti interni, già vice capo vicario della polizia e con alle spalle una carriera di successi investigativi in tutti i campi, dall’antiterrorismo alla criminalità organizzata, è in pole position e - salvo sorprese dell’ultima ora - oggi sarà nominato direttore del Dis, il Dipartimento informazioni per la sicurezza della Repubblica. (Corriere Roma)

Ne parlano anche altri media

Raccontano - a parlare di computer quantici nella Polizia di Stato, quando ancora l’intelligenza artificiale era materia per pochi. (Il Sole 24 ORE)

Come Venezia, è motivo di orgoglio avere un nostro concittadino rappresentante delle istituzioni con radici così profonde nel nostro territorio. (Live Comune di Venezia)

Poliziotto e psicologo, esperto in criminologia, professore universitario, scrittore di saggi e manuali sull’investigazione. Una carriera, quella di Vittorio Rizzi, da «uomo giusto al posto giusto», con la riservatezza indispensabile per guidare il Dipartimento informazioni per la sicurezza della Repubblica, ma anche per blindare ancora di più le due agenzie che dipendono dal suo ufficio, Aisi e Aise. (Corriere della Sera)

Chi è Vittorio Rizzi, nuovo direttore del Dis dopo le dimissioni di Elisabetta Belloni

Un nuovo capitolo si apre per l'intelligence italiana. (Sky Tg24 )

È l'annuncio di oggi, giovedì 9 gennaio da parte del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa organizzata dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dall'Associazione stampa parlamentare. (Today.it)

Il prefetto bolognese di nascita e romano d’adozione che ieri ha ricevuto in via ufficiale l’incarico di nuovo capo del Dis, il dipartimento che guida i servizi di intelligence italiani. Grazie all’intuizione, da capo della squadra mobile, di dar vita all’Unità speciale per gli omicidi irrisolti, che permise – vent’anni dopo – di individuare finalmente il killer della contessa strangolata alle porte di Roma. (ilmessaggero.it)