Abusi, ruolo delle donne, diritti lgbtq+: i cattolici del Belgio pungolano il Papa

Bruxelles – Giustizia per le vittime degli abusi compiuti dai sacerdoti, potere reale e non cosmetico alle donne nella Chiesa, riconoscimento dei diritti delle persone lgbtq+. Sono le principali richieste che i cattolici del Belgio stanno presentando a papa Francesco nelle diverse tappe della sua visita che sta compiendo, da ieri a domani, a Bruxelles. Un mondo secolarizzato “Qui in Belgio uomini… (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

“In questo crocevia che è il Belgio, voi siete una Chiesa ‘in movimentò – ha sottolineato il Pontefice -. Infatti, da tempo state cercando di trasformare la presenza delle parrocchie sul territorio, di dare un forte impulso alla formazione dei laici; soprattutto vi adoperate per essere Comunità vicina alla gente, che accompagna le persone e testimonia con gesti di misericordia. (Quotidiano del Sud)

La sorpresa del barista: “Il caffè più stressante che abbia mai preparato” Papa Francesco, il video virale al bar in Lussemburgo (Virgilio Notizie)

In un contesto in cui il Paese ha affrontato numerosi scandali legati agli abusi su minori, il pontefice ha scelto di affrontare apertamente il tema, riconoscendo la gravità della situazione e la necessità di «chiedere perdono». (Open)

VIDEO Papa Francesco in Belgio: "Abusi generano sofferenze e minano fede, serve misericordia"

Reuters (Avvenire)

Infatti, da tempo state cercando di trasformare la presenza delle parrocchie sul territorio, di dare un forte impulso alla formazione dei laici; soprattutto vi adoperate per essere Comunità vicina alla gente, che accompagna le persone e testimonia con gesti di misericordia”: così papa Francesco ha iniziato l’incontro con religiosi, religiose, sacerdoti, vescovi e seminaristi nel santuario di Koekelberg, che è il quinto santuario più grande del mondo, Koekelberg, cuore pulsante della devozione popolare belga, dopo aver incontrato nella parrocchia di St. (korazym.org)

“Gli abusi generano atroci sofferenze e ferite, minando anche il cammino della fede. E c’è bisogno di tanta misericordia, per non rimanere col cuore di pietra dinanzi alla sofferenza delle vittime, per far sentire loro la nostra vicinanza e offrire tutto l’aiuto possibile, per imparare da loro a essere una Chiesa che si fa serva di tutti senza soggiogare nessuno”. (LAPRESSE)