Le otto imprese olimpiche dell'Italia "a casa loro": da Valla alle spadiste, passando da Lillehammer, Settebello e Stano

Le spadiste hanno scritto una pagina di storia, io credo non solo della scherma. Perché in questa Olimpiade, al Grand Palais, in questo luogo così iconico, contro la Francia, è un po' come la vittoria contro i norvegesi nella staffetta del fondo a Lillehammer". Parole, commosse, di Giovanni Malagò, presidente del CONI, dopo la ". Parole, commosse, di Giovanni Malagò, presidente del CONI, dopo la spettacolare medaglia d'oro conquistata nella prova a squadre femminile da Rossella Fiamingo, Mara Navarria , Giulia Rizzi e Alberta Santuccio vincere a casa loro". (Eurosport IT)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Diletta Leotta sta vivendo un momento felicissimo. La giornalista e conduttrice si è da poco sposata. L'amore di Loris Karius le ha completamente cambiato la vita. I due sono anche diventati genitori di una splendida bambina, la piccola Aria. (L'Architetto)

Ancora medaglie per l'Italia in queste Olimpiadi estive e ancora un oro per il Team Azzurro: a conquistarlo sono state le spadiste Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Rossella Fiamingo e Mara Navarria che per la prima volta nella storia italiana a cinque cerchi, hanno vinto il concorso a squadre, battendo (Io Donna)

L’oro olimpico dello sciovinismo, insopportabile specialità che imperversa ai Giochi di Pariugi, va al quotidiano sportivo L’Équipe. Così, le ha ignorate. (Il Fatto Quotidiano)

Ops, “Repubblica” sessista: il post sulle Olimpiadi di scherma è da ridere

Il figlio Samuele era sugli spalti al Gran Palais, nel templio della scherma mondiale, pronto ad esultare insieme alla sua mamma. Ha vissuto tutte le fasi della giornata, in mezzo ai quasi 8000 tifosi francesi sugli spalti. (Il Messaggero Veneto)

Avete presente tutte le battaglie di Repubblica sui diritti delle donne, contro i femminicidi, Elena Cecchettin, l’importanza delle desinenze, presidenta, le quote rosa, la schwa, le lodi a Michela Murgia, il #metoo eccetera eccetera eccetera? Ecco. (Nicola Porro)

Prima un brusio di disappunto, poi gli applausi all’insegna del fair-play, poi il silenzio. Poi infine l’inno di Mameli, cantato dalle nostre spadiste sul gradino più alto del podio, e da un manipolo di italiani, sventolanti al vento (o meglio alla gelida aria condizionata sparata da enormi bocchettoni sotto le dominanti volte del Grand Palais). (Il Sole 24 ORE)