Siria, finite le ricerche a Sednaya: nel carcere 'mattatoio' di Assad non c'è più nessuno
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Non sono stati trovati altri detenuti nel complesso simbolo della brutalità del regime. Il leader dei ribelli al Jawlani: "Presto i nomi di chi ha torturato i siriani" Finite le ricerche nel famigerato carcere 'mattatoio' di Sednaya, a nord di Damasco. Lo hanno reso noto i caschi bianchi, precisando che non sono stati trovati altri detenuti nel complesso, divenuto simbolo della brutalità del regime di Bashar al Assad. (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altri media
In Siria è stata ufficializzata la nomina di Al Bashir come capo del governo di transizione fino a marzo 2025. Ad Aleppo, l’incontro fra i cristiani e i ribelli. Servizio di Marco Burini. Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
Gli aggiornamenti in diretta sulla guerra in Siria: tutte le ultime notizie sul conflitto in Medioriente. Dopo 54 anni è finito in poco più di dieci giorni il regime siriano della famiglia Assad, col suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, al potere da un quarto di secolo, fuggito a Mosca assieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin. (Fanpage.it)
Roma, 10 dic. – La nuova amministrazione siriana annuncerà una “roadmap” dopo il processo di transizione, che include lo svolgimento di un censimento, la creazione di una nuova costituzione e lo svolgimento di elezioni libere, ha riferito il quotidiano turco Hurriyet, citando proprie fonti. (Agenzia askanews)
Il leader dei ribelli siriani Al Jolani ha nominato il fedelissimo Muhammad Bashir a capo del governo di transizione. Marco Guerra – Città del Vaticano Dopo la conquista di Damasco da parte dei ribelli jihadisti, arrivano le prime decisioni politiche della nuova leadership siriana. (Vatican News - Italiano)
In un'escalation improvvisa ordinata da Benjamin Netanyahu, Israele ha colpito la Siria con 480 bombardamenti in meno di due giorni, infliggendo danni devastanti alle infrastrutture militari del Paese, in primis operando la distruzione sistematica dell’80% delle infrastrutture militari siriane. (Il Giornale d'Italia)
". Il primo ministro di transizione ha spiegato che tra i principali obiettivi della nuova leadership c'è quello di far tornare a casa i milioni di profughi siriani che sono all'estero. Poco dopo la nomina, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha mandato un avvertimento alle nuove autorità siriane affinché non permettano all'Iran di "ristabilirsi" in Siria, annunciando, in caso contrario, una dura reazione da parte di Israele. (Il Sole 24 ORE)