Tutti con Tony Effe. Anche Mara Sattei rinuncia al concerto a Roma. I messaggi di Emma e Lazza
Non accenna a sgonfiarsi il caso mediatico che è nato intorno al concerto di Capodanno organizzato dal Comune di Roma, dopo la decisione di ritirare l'invito a Tony Effe incolpato di cantare testi troppo misogini. L'onda d'urto era inevitabile, ma forse l'amministrazione non si aspettava che gli altri artisti si sarebbero ritirati. Prima Mahmood e ora anche Mara Sattei ha deciso di rinunciare alla sua partecipazione. (Today.it)
Su altri giornali
Al rapper è stato chiesto di non esibirsi per i suoi "testi sessisti". Gli organizzatori dell'evento e il management del cantante hanno denunciato il «danno di immagine» (Io Donna)
Dal momento in cui Carlo Conti ha annunciato che sarà tra i cantanti in gara al prossimo Sanremo (e come lui il suo rivale in amore e in barre Fedez): Tony Effe è nell’occhio del ciclone e da lì si gode lo show. (Luce)
Grazie a tutte le persone e i miei colleghi che hanno preso posizione". Lo scrive sui social Tony Effe, commentando così il caso della sua esclusione dal concerto di Capodanno di Roma. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La musica è finita, gli amici se ne vanno, il sindaco di Roma è rimasto solo. «Siamo davvero soddisfatti, stavolta ci siamo superati», aveva dichiarato Roberto Gualtieri solo 6 giorni fa annunciando che per il capodanno capitolino dell’anno del Giubileo, ci sarebbe stato un concertone con Mahmood, Tony Effe e Mara Sattei, «alcuni dei cantanti più importanti del momento». (il manifesto)
E a vincere non sembra essere il primo cittadino di Roma (alias il suo assessore ai grandi Eventi Alessandro Onorato) che dopo aver ingaggiato il rapper per il concertone di Capodanno al circo Massimo, lo ha fatto scendere dal palco cedendo alle pressioni di chi pensa che non sia un buon esempio per i testi delle sue canzoni misogin… (La Stampa)
Ma c’è un problema: fino alle 20 di ieri il cartellone era vuoto. Il concerto di Capodanno al Circo Massimo è a rischio, anche se fonti vicine al Campidoglio sostengono che alla fine si farà. (ilmessaggero.it)