Elon Musk e la retromarcia: “Decide tutto Trump”

(Adnkronos) – “Decide il presidente Trump”. Elon Musk sceglie il low profile, ridimensiona il proprio ruolo e cerca di mettere il silenziatore alle voci che fanno riferimento a tensioni tra ‘Mr X’ e il cerchio magico di Donald Trump. Il magnate, determinante nella campagna elettorale e presenza fissa accanto al presidente nelle ultime settimane, prova a uscire dalla luce dei riflettori. Le nomine di questi giorni, dice, sono tutte frutto delle decisioni di Trump. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La notizia riportata su altre testate

Sono entrambi fedelissimi del tycoon, ma sono stati accolti da qualche resistenza tra gli stessi conservatori: alcuni esponenti più moderati hanno denunciato la totale assenza delle competenze necessarie per far parte del nuovo governo. (Il Sole 24 ORE)

Matt Gaetz alla Giustizia, Pete Hegseth al Pentagono, Tulsi Gabbard capo degli 007: le ultime nomine di Donald Trump per la prossima amministrazione Usa creano sconcerto in parte del Partito repubblicano, e almeno per alcune di esse si prospetta una dura battaglia per la conferma in Congresso. (il Giornale)

America First – Gli Stati Uniti e noi: le nomine di Trump tra accuse, tensioni e strategie divisive

La commissione etica della Camera ha annullato ieri, senza spiegazioni, il voto con cui oggi avrebbe dovuto decidere se rendere pubblici i risultati delle indagini — definiti da alcune fonti «altamente dannosi» — sull’ormai ex deputato della Florida Matt Gaetz, dimessosi a mezzogiorno di giovedì appena Donald Trump lo ha nominato procuratore generale. (Corriere della Sera)

L'influenza di Elon Musk su Donald Trump inizia a irritare alcuni sostenitori del presidente eletto, sorpresi dal fatto che il miliardario abbia appoggiato pubblicamente Howard Lutnick per il ruolo di Segretario al Tesoro prima che venisse fatta una nomina ufficiale. (Gazzetta Sarda)