Studenti Pro Pal occupano la Leonardo Spa. Crosetto: “Pericolosi eversivi”
Sono da poco passate le 12 quando una trentina di manifestanti sfondano i cancelli e occupano la Leonardo Spa. Striscioni – “Leonardo assassini” – e lacrimogeni rossi, oltre a bandiere della Palestina per il blitz Pro Pal alla sede di corso Francia della società partecipata dal Ministero della Difesa. "Oggi siamo entrati a bloccare la Leonardo Spa per denunciarne la complicità con il genocidio in corso a Gaza perpetrato dallo stato illegittimo di Israele ai danni del popolo palestinese – dicono gli studenti in un comunicato – Nonostante il gruppo industriale dichiari di lavorare prevalentemente nel campo della difesa, Leonardo da oltre un anno continua a sostenere l'esercito israeliano attraverso spedizioni che includono assistenza tecnica da remoto, riparazioni materiali e fornitura di ricambi per i velivoli di addestramento della Israeli Air Force (La Repubblica)
Ne parlano anche altre testate
Gli studenti attivisti della ribattezzata intifada studentesca sono entrati nella sede torinese di Leonardo S.p.A., la principale azienda produttrice di materiale bellico italiana, occupando la struttura di corso Francia, nella periferia della città, per «denunciarne la complicità con il genocidio in corso a Gaza perpetrato dallo Stato illegittimo di Israele ai danni del popolo palestinese». (L'INDIPENDENTE)
Un gruppo di attivisti pro Palestina, firmandosi Intifada studentesca, ha occupato alcuni locali della Leonardo a Collegno (Torino) mentre era in corso – come ha rivelato nel post di condanna del blitz pubblicato su X, il ministro Guido Crosetto – “un’importante riunione anche con personale della Difesa”. (Il Fatto Quotidiano)
L’azienda ha sede in corso Francia, alle porte di Torino. Gli squatter che hanno partecipato al blitz sono stati in tutto una trentina. (ilmessaggero.it)
Tra i presenti anche attivisti del Movimento 5 Stelle e dei Giovani Democratici. Il corteo, passato da Porta Palazzo, sosterà di fronte al Comune e terminerà il proprio percorso in piazza Castello. (Corriere della Sera)
«Boicottiamo l’industria della guerra». I collettivi studenteschi pro Palestina dalle 11 di mercoledì 13 novembre – per un paio d’ore – hanno occupato l’ingresso della Leonardo Aeronautica. Una delegazione di circa una ventina di attivisti è entrata nei locali della sede di Torino dell’azienda, sventolando bandiere della Palestina per «denunciarne la complicità con il genocidio in corso a Gaza», spiegano. (Milano Finanza)
«Il genocidio in Palestina è finanziato anche con le armi prodotte in questo paese - hanno detto al megafono - mentre noi perdiamo il lavoro e gli ospedali non hanno i soldi per curarci». La manifestazione, di portata regionale, si è appena conclusa nel centro città senza scontri. (La Stampa)