Christian Atsu sotto le macerie del terremoto

Di Gregorio Spigno Il procuratore del calciatore ghanese aveva riferito di un suo ritrovamento, ma la notizia non era vera: il presidente del club è andato in ospedale per cercarlo ma non l’ha trovato Prima la paura, poi il sollievo, poi di nuovo la paura. Diventata, a questo punto, probabilmente terrore. Christian Atsu, il 31enne calciatore ghanese ex Chelsea oggi all’Hatayspor, squadra che milita in Superlig turca, dopo il terremoto che ha devastato parte di Turchia e Siria non è ancora stato trovato. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Andrea Pirlo è stato ripreso da Fanatik all’arrivo in uno dei centri di assistenza per sfollati L’allenatore italiano attualmente siede sulla panchina del Fatih Karagumruk e si è adoperato in prima persona per cercare di alleviare le sofferenze che la popolazione locale sta patendo. (Calcio In Pillole)

(LaPresse) – Il bilancio delle vittime del sisma in Siria e Turchia supera quota 20mila morti. I decessi ufficiali in Turchia sono 17.134 quelli in Siria 3.317. (LaPresse)

Una donna e una bambina estratte vive a Diyarbakir e ad Antakya. A 72 ore dal sisma, due persone sono state estratte vive dalle macerie degli edifici distrutti nel devastante terremoto che ha colpito il sud-est della Turchia, vicino al confine con la Siria (LaPresse)

Apple si unisce al dolore delle famiglie delle quasi 20mila persone che hanno perso la vita a causa della violenta ondata sismica che ha colpito Turchia e Siria all'alba di lunedì. L'Apple Store online turco è vestito di nero, e probabilmente si sarebbe fatto lo stesso con il portale siriano se Apple ne avesse avuto uno. (HDblog)

Tra i soccorritori una squadra di 50 vigili del fuoco partiti da Toscana e Lazio. Le polemiche sugli aiuti. Italiani dispersi, cosa sappiamo. Miracolo: bimbo di 10 anni estratto vivo dopo 90 ore (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Un popolo ucciso due volte. Un terremoto devastante, quello che ha colpito Turchia e Siria nell’area frontaliera tra i due Paesi: oltre 12mila i morti fin qui accertati, ma sono numeri destinati a crescere: per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) potrebbero essere state colpite 23 milioni di persone, di cui 1,4 milioni di bambini. (Il Riformista)