Argenti e bronzi, l’alta borghesia dello sport azzurro non delude mai

Manca ancora l’oro. Eppur si muove, il medagliere azzurro, dopo le prime ore dei Giochi parigini che aveva fatto veder grigio, lo stesso colore del piovoso cielo della capitale francese. Ma poi è arrivato PippoJet Ganna a mettere in bacheca la prima di una serie di medaglie della volontà che poi forse sono quelle che restano più impresse nella mente e nel cuore. La partenza ottima, la pioggia battente, le gambe che s’impastano, la sbandata, la folle rimonta e l’argento finale: tra qualche anno, ci ritroveremo a godercela ancora questa crono, sul divano di casa e con un bicchiere di vino in mano in piena notte, in uno di quei momenti tutti per noi in cui si riassaporano le cose ormai andate, ma ancora belle. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il piemontese, due volte campione del mondo, ha sfoderato una fantastica rimonta facendo in modo che il belga Wout Van Aert si accontentasse della medaglia di bronzo. (Today.it)

“Ci abbiamo provato“, ha detto Ganna, riferendosi alle chance di oro. Il ciclista italiano ha ricevuto la stretta di mano e le congratulazioni del Capo dello Stato con il quale ha poi scambiato due battute. (Il Fatto Quotidiano)

Video suggerito A cura di Vito Lamorte (Fanpage.it)

Olimpiadi, il ritorno di Ganna a Casa Italia: «Non si parte per arrivare secondi» (VIDEO)

Danilo Dennis Sollazzo (tiro a segno), 4: doveva essere il punto di forza della coppia nella gara mista della carabina 10 metri, invece offre una gara decisamente sottotono e ottiene un punteggio modesto di 312.1, inferiore di 1.2 nei confronti della compagna di squadra. (OA Sport)

Che Filippo Ganna sia un campione vero, non lo si è capito solo dalla medaglia d’argento, dalla prontezza con cui ha evitato una caduta a fil di transenna, dalla rimonta con cui ha recuperato su tutti i rivali — tranne uno — sotto la detestata pioggia. (Corriere della Sera)

Ganna si gode il suo argento ma non riesce a non pensare a quello che poteva essere. «Sono felice perché è una medaglia di peso, ma non si parte per fare secondi, si parte per vincere. (Bicisport)