Terremoto nella Asl a Bari: i soldi delle presunte tangenti nascosti nelle cartelline o in auto, il video
Dieci persone sono state arrestate a Bari (sei in carcere e quattro ai domiciliari) per un presunto giro di tangenti che avrebbe coinvolto dirigenti della Asl e imprenditori locali. La Procura parla in una nota di "un sistema diffuso di corruzione" che ha comportato "la forte 'lievitazione' dei costi nella fase di realizzazione delle commesse con grave nocumento per il bilancio pubblico". Secondo l'accusa i funzionari pubblici avrebbero chiuso un occhio su alcune spese gonfiate o turbato la regolarità delle gare d'appalto in cambio di denaro, beni di lusso e servizi vari. (Today.it)
Su altri giornali
Le tangenti pagate per ottenere gli appalti della Asl Bari sono state filmate dalle telecamere che la Finanza ha nascosto negli uffici dell’Area tecnica. E’ quanto emerge dalle 600 pagine di ordinanza del gip Giuseppe Ronzino che ha disposto 10 arresti tra funzionari e imprenditori su richiesta del procuratore Roberto Rossi e della pm Savina Toscani. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Sono 17 gli indagati, dei quali 10 (tra carcere e domiciliari) destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare del gip di Bari, Giuseppe Ronzino. (Corriere della Sera)
Tangenti per l'Asl nelle cartelline in ufficio o in auto: dieci arresti per corruzione nella sanità a Bari (La Stampa)
È quanto emerge dalle 655 pagine del provvedimento cautelare notificato ai dieci arrestati accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, falso, turbata libertà degli incanti e subappalti illeciti. (Corriere della Sera)
Allora il cristiano l… “Se vengo a fare una perquisizione a casa tua e ti trovo 20 mila euro in contanti, tu puoi dire: "Io quei 20 mila euro li ho avuti da mio padre che mi ha dato…"… (…) "…mi ha dato l'eredità, ce li aveva", oppure: "Io percepisco il fitto a nero, quelli sono tutti i fitti che io ho percepito e che ho tenuto… che ho tenuto da parte". (La Repubblica)
L’indagine, ha proseguito, nasce da altre inchieste fatte dai pm baresi sulla Protezione civile regionale, per le quali è già stato condannato l’ex dirigente Mario Lerario. (La Gazzetta del Mezzogiorno)