Taiwan, il ministero della Difesa: “38 caccia e 7 navi da guerra di Pechino attorno all’isola”

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

Decine di mezzi militari di Pechino attorno a Taiwan. Il ministero della Difesa di Taipei ha riferito di aver rilevato nelle 24 ore alle 6.00 locali (mezzanotte in Italia) 38 aerei e 7 navi da guerra cinesi intorno all’isola, nonché 4 unità della guardia costiera, sempre più integrate nelle attività di pressione su quella che i cinesi ritengono una provincia ribelle. In totale, si legge in una nota, 28 jet hanno attraversato la linea mediana finendo “nella zona di riconoscimento di difesa aerea (Adiz) settentrionale e sudoccidentale”. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

Adotteremo azioni risolute per frenare l’indipendenza di Taiwan e per assicurarci che un simile… L’Esercito Popolare di Liberazione cinese è sempre stato una forza indistruttibile e potente nel difendere l’unificazione della patria. (la Repubblica)

La questione taiwanese è anche – e soprattutto - una bomba a orologeria che, in caso di esplosione, rischia di scuotere l'intera economia globale. Basta, infatti, che il Dragone realizzi un blocco navale attorno all'isola per tagliare fuori Taipei dalle catene di approvvigionamento dei semiconduttori e causare un danno al pianeta intero dal valore di circa 5 trilioni di dollari. (ilGiornale.it)

Tre giorni dopo il suo giuramento, infatti, navi da guerra e aerei da combattimento hanno circondato Taiwan durante le esercitazioni che la Cina ha detto essere una prova delle sue capacità di impadronirsi dell'isola che rivendica come parte del suo territorio. (il Dolomiti)

Le dichiarazioni del nuovo presidente non sono state accolte bene dalla Cina. Il colosso orientale ha promesso a Taiwan una continua pressione militare, almeno finché tutto questo parlare di indipendenza – o “provocazioni”, per usare le parole di Pechino – non si fermerà. (opinione.it)

«Xi sembra abbia studiato il programma di sanzioni che l'Occidente ha applicato contro la Russia dopo l'attacco in Ucraina e poi ha avviato misure protettive a lungo termine per chiudere i boccaporti dell'economia cinese e resistere a pressioni simili», ha scritto di recente Michael Studeman, ex capo dell'Office of Naval Intelligence. (ilmessaggero.it)

Dopo il fronte europeo (l’Ucraina) e quello mediorientale (Israele), la sfida definitiva all’ordine mondiale a guida Usa può arrivare dal Mar Cinese Meridionale. Pechino tenterà di prendersi Taiwan prima che scada il mandato del presidente Joe Biden? (Nicola Porro)