Israele ed Hezbollah: è battaglia. E Biden «frena» Netanyahu

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere della Sera ESTERI

Le montagne del Libano portano brutti ricordi ai tanti israeliani che ci hanno combattuto e adesso notizie dolorose ai famigliari dei soldati. Almeno otto militari ieri sono morti nei combattimenti contro Hezbollah, si sarebbero mossi verso un villaggio all’alba, protetti dalla nebbia, sono stati accerchiati: lo scontro è il più duro dall’inizio dell’offensiva di terra, i feriti sono 30, i caduti potrebbero diventare ancora di più. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Servizio di Massimiliano Cochi Israele lancia l’operazione di terra in Libano. Le forze di difesa specificano di aver iniziato attacchi mirati contro Hezbollah. Raid israeliano anche su un campo profughi nel centro della striscia di Gaza. (TV2000)

Roma, 1 ott. – Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato sui propri account social di aver condotto un nuovo “attacco mirato” a Beirut, in Libano.L’emittente libanese MTV ha riferito di un “attacco aereo israeliano molto forte a Dahieh”, quartiere meridionale della capitale libanese, già teatro di diversi attacchi israeliani. (Agenzia askanews)

«Ieri (lunedì), sotto la direzione dell'intelligence dell'Idf, l'Iaf (l'Aeronautica militare israeliana) ha condotto attacchi precisi contro diversi impianti di produzione di armi e altre infrastrutture terroristiche di Hezbollah nell'area di Dahieh, a Beirut». (L'Unione Sarda.it)

Stavolta l’attacco arriva al centro di Beirut: in fiamme un edificio. Secondo il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib, l'ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah aveva accettato un cessate il fuoco con Israele poco prima di essere ucciso dagli israeliani. (la Repubblica)

L’uccisione di Hassan Nasrallah non ferma l’offensiva israeliana. Mentre in Libano la comunità sciita piange il leader del Partito di Dio, ucciso venerdì in un massiccio raid aereo, il quartiere di Dahiyeh della capitale libanese torna sotto il fuoco dei bombardamenti. (ISPI)

Un vero e proprio cortocircuito a livello mediatico, quello tra Tel Aviv e Washington, che non aiuta certo alla distensione dei rapporti. (Adnkronos)