Intervista a Luigi Zanda: “Il Pd è sano, è l’architrave del governo Draghi”

Dal giudizio sul governo Draghi al futuro dell’alleanza con i 5Stelle, passando per il Congresso del Partito democratico.

Io la vedo così: il governo Draghi nasce per un appello del Presidente della Repubblica, rivolto all’intero sistema politico italiano.

E uno dei temi più caldi riguarda il giudizio politico sul carattere del governo Draghi.

Per queste ragioni politiche, ritengo il governo Draghi, governo del Partito democratico. (Il Riformista)

La notizia riportata su altri giornali

Letta punta tutto sul successo alle amministrative per mettere il silenziatore alle tensioni interne tra riformisti filo-Draghi e sinistra filo-M5s. Tutti uniti «pancia a terra», nel Pd, fino alle elezioni del 3 ottobre. (ilGiornale.it)

E Marco Lisei di Fratelli d’Italia rivendica: «Nei quartieri abbiamo messo 90 persone, tutte senza doppie candidature, tranne due casi motivati I tre partiti del centrodestra avranno propri candidati, molti «pescati» dal territorio. (Corriere della Sera)

Insomma, il primo effetto del valzer delle “poltrone” sul piano della qualità è che se ne è andato uno sopra la loro media” “Ciò che invece possiamo già dire” ha concluso Ravetti “è che lascerà Paolo Borasio, un assessore impegnato sul fronte complicato della gestione dei rifiuti, che stimo e che conosco dai tempi in cui facevamo insieme i sindaci (lui di Castelletto Monferrato, io di Castellazzo Bormida). (Radiogold)

Quindi in termini meramente elettorali, la coalizione ciò che guadagna dall’alleanza con le due opposizioni, potrebbe perderlo sul fianco opposto. Qualcuno dirà che è meglio così: meglio una sinistra finalmente unita e depurata anche dei voti in prestito della destra (Prima Pagina Chiusi)

In una parola, serve una “politica”, concetto che mal si riduce a una somma di candidature e slogan. Sulla base della premessa e riflettendo su governo e alleanze, sarei per archiviare la discussione se l’agenda Draghi sia o meno l’agenda del Pd nel senso che lo darei per scontato. (Domani)

Elezioni Torino: il programma elettorale di Lo Russo. In queste elezioni amministrative a Torino, Stefano Lo Russo sarà alla guida di una coalizione formata da cinque liste: Partito Democratico, Articolo 1, Sinistra Ecologista, Moderati e Torino Domani. (Money.it)