Iran, rilasciata senza accuse la studentessa che si spogliò all’Università di Teheran

Iran, rilasciata senza accuse la studentessa che si spogliò all’Università di Teheran La studentessa che all’inizio di novembre si era spogliata nel cortile dell’Università di Teheran è stata rilasciata senza accuse: era ricoverata in un ospedale psichiatrico. Iscriviti a RUMORE, la newsletter di Fanpage.it contro il silenzio A cura di Davide Falcioni 4 "È malata di mente". Con questa motivazione la magistratura iraniana ha rinunciato a formalizzare accuse nei confronti della studentessa che alcune settimane fa si era spogliata all'università di Teheran, e la cui foto aveva fatto il giro del mondo facendola diventare un simbolo delle proteste contro l'hijab obbligatorio. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri giornali

La magistratura iraniana ha dichiarato di non aver avviato alcun procedimento legale contro una studentessa arrestata a Teheran dopo essersi spogliata in pubblico, all'inizio di novembre. (la Repubblica)

Della giovane non si erano avute più notizie e le apprensioni per la sua sorte erano andate aumentando dopo che le autorità avevano parlato di un "ospedale psichiatrico" in cui sarebbe stata internata per una sua presunta "malattia mentale". (Today.it)

E’ pazza, per questo si è ribellata. In questo caso la diagnosi è toccata a Ahoo Daryaei, la studentessa iraniana che aveva protestato contro l'hijab obbligatorio spogliandosi nel giardino dell’università. (Luce)

Iran, lascia l’ospedale la ragazza che si era spogliata davanti all’università di Teheran

Nessuna accusa contro la studentessa iraniana che aveva protestato contro l'hijab obbligatorio spogliandosi all'università: la ragazza è stata ritenuta «malata di mente» e affidata alle cure della famiglia. (La Stampa)

Ahoo Daryaei, la studentessa iraniana protagonista del potente gesto simbolico contro il codice di abbigliamento obbligatorio, è stata finalmente rilasciata dopo essere stata trattenuta in ospedale psichiatrico. (greenMe.it)

Ahoo Daryaei, la studentessa iraniana diventata simbolo della protesta contro il codice di abbigliamento imposto alle donne nel Paese, ha fatto ritorno a casa dopo essere stata ricoverata dal 10 novembre in una struttura ospedaliera. (Lettera43)